Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    «Non vedo l’ora di tornare a scuola!» è la frase che ho sentito più spesso in questi mesi, pronunciata da alcuni giovani pazienti che seguo come psicoterapeuta. Sembra paradossale, ma in queste parole è racchiuso tutto il malessere che gli studenti hanno vissuto durante la pandemia da Coronavirus. 

    I bambini e gli adolescenti di oggi sono stati definiti “nativi digitali” in quanto sono a contatto con la tecnologia dal momento in cui nascono, e sin da subito riescono a orientarsi molto bene con l’uso dei dispositivi elettronici e la navigazione in internet. Come adulti invece ci meravigliamo nel vedere un bambino di pochi mesi muovere il dito sul touch screen, o ancora mettersi in posa davanti alla telecamera pronto a sorridere a un selfie. Ad accelerare il processo di digitalizzazione ha contribuito la pandemia in quanto sempre più attività quotidiane sono diventate telematiche ed i giovani di conseguenza hanno spostato gran parte delle loro attività sociali sui social network. In questo caso la tecnologia è stata una risorsa insostituibile, ma a quale prezzo?

    Uno studio britannico ha evidenziato che si passano fino a tredici ore al giorno tra computer, cellulare, tv e videogiochi: fino a che punto se ne fa un uso corretto? Basandoci su un recente report del Parlamento Europeo, si può affermare che l’aumentato utilizzo degli strumenti digitali per stare insieme agli altri può avere conseguenze negative come, tra le altre, l’abbandono delle relazioni significative per rifugiarsi nel mondo digitale. Questo processo può quindi favorire l’isolamento, la segregazione e la solitudine soprattutto negli adolescenti, i quali si confrontano sempre di più con modelli spesso non reali, profili e foto ritoccate che generano insicurezze quando ci si confronta col reale dello specchio. Al tempo stesso online proliferano le fake news e aumentano esponenzialmente i casi di bullismo, che esistono certamente anche offline, ma che si amplificano quando si è dietro la protezione dello schermo.

    Se da un lato quindi i dispositivi tecnologici sono un importante strumento di apprendimento, dall’altro i bambini li usano perché lo vedono dagli adulti o dagli amici, perché sono diventati un mezzo con cui creare legami, o ancora perché è la trovata più semplice, meno faticosa e più soddisfacente. Con un cellulare o un tablet ci si diverte con passività: i bambini vengono assorti dalla riproduzione continua di un video dopo l’altro su youtube, mentre i più grandi si perdono nei social network. Non c’è più tempo libero, neanche quello per annoiarsi! Una giusta dose di noia è invece preziosa per i giovani, perché il vuoto che crea rende possibile la nascita di un desiderio, di creare, di sognare, di sapere.

    È quindi necessario che il genitore insegni loro a usare questi mezzi con responsabilità e consapevolezza, fissando i limiti. I bambini non sono in grado di autoregolarsi ed hanno bisogno di sentirsi accompagnati da un adulto che sappia dire anche di no per passar loro un messaggio, per favorire la loro autonomia. Sembra impossibile? Forse, sicuramente è difficile. D’altronde Freud stesso sosteneva che i tre mestieri impossibili fossero proprio governare, psicoanalizzare ed educare! Sono tali in quanto hanno a che fare con il limite. Se educare quindi è impossibile, un buon genitore – o insegnante – deve essere conscio che si esercita questa funzione in modo sempre, più o meno, insufficiente, mancante. Non esiste un manuale di istruzioni perfette per educare, e se Freud sembra scoraggiarci, cari genitori, non preoccupiamoci troppo: “siamo sulla stessa barca”!

     

    Susanna Ascarelli, Psicologa – Psicoterapeuta

    NEWS

    Mal di tablet

    Di Susanna Ascarelli

    «Non vedo l’ora di tornare a scuola!» è la frase che ho sentito più spesso in questi mesi, pronunciata da alcuni giovani pazienti che seguo come psicoterapeuta. Sembra paradossale, ma in queste parole è racchiuso tutto il malessere che gli studenti hanno vissuto durante la pandemia da Coronavirus. I bambini e gli adolescenti di oggi sono stati definiti “nativi digitali” in…

    Cultura

    Alcune Chanukkiot nell’arte contemporanea

    Di Davide Spagnoletto

    Non sono molte le opere di arte contemporanea dedicate a temi di vita ebraica in cui è possibile ritrovare riferimenti alla festa di Chanukkà e alla Chanukkià, il candelabro a nove bracci simbolo di questa celebrazione. Molto più fortunata è la ricerca se si guarda alle arti applicate dove diversi artisti, designer e architetti si sono cimentati nella creazione di…

    Cultura

    Alcune Chanukkiot nell’arte contemporanea

    Di Massimo Finzi

    Non sono molte le opere di arte contemporanea dedicate a temi di vita ebraica in cui è possibile ritrovare riferimenti alla festa di Chanukkà e alla Chanukkià, il candelabro a nove bracci simbolo di questa celebrazione. Molto più fortunata è la ricerca se si guarda alle arti applicate dove diversi artisti, designer e architetti si sono cimentati nella creazione di…

    EUROPA

    “Se lo vorrete, non sarà un sogno”: le spoglie dei nonni di Theodor Herzl torneranno in Israele

    Di Jacqueline Sermoneta

    Lunedì scorso Željka Cvijanović, presidente della Repubblica Serba (o Srpska) di Bosnia-Erzegovina, si è recata in visita in Israele. Accompagnata da Yaakov Hagoel, presidente dell’Organizzazione Sionistica Mondiale, Cvijanović ha visitato il Memoriale dello Yad Vashem e ha deposto una corona sulla tomba di Theodor Herzl, fondatore del Sionismo politico. In questa occasione Cvijanović ha espresso la volontà di far tornare…

    EUROPA

    “Se lo vorrete, non sarà un sogno”: le spoglie dei nonni di Theodor Herzl torneranno in Israele

    Di Silvia Haia Antonucci

    Lunedì scorso Željka Cvijanović, presidente della Repubblica Serba (o Srpska) di Bosnia-Erzegovina, si è recata in visita in Israele. Accompagnata da Yaakov Hagoel, presidente dell’Organizzazione Sionistica Mondiale, Cvijanović ha visitato il Memoriale dello Yad Vashem e ha deposto una corona sulla tomba di Theodor Herzl, fondatore del Sionismo politico. In questa occasione Cvijanović ha espresso la volontà di far tornare…

    NEWS

    ''L'antisemita'' Cartman di ''South Park'' si converte all'ebraismo e diventa ortodosso

    Di Michelle Zarfati

    Chi non ha mai ascoltato una battuta antisemita proveniente dal famigerato cartone animato “South Park”? Dopo decenni di battute pungenti contro gli ebrei, il noto personaggio Eric Cartman veste i panni del rabbino ortodosso di "South Park". Cartman, liceale egocentrico e sempre pronto a tirar fuori battute antisemite, cambia idea e lo mostra in un nuovo episodio speciale dello show, ambientato 40…

    NEWS

    Israele e Marocco accendono insieme la Chanukkià

    Di Giorgia Calò

    Il 10 dicembre 2020 veniva siglato l’accordo Tripartito tra USA, Israele e Marocco in cui i due paesi si impegnavano per una reciproca collaborazione commerciale e culturale.La festa di Chanukkà è l'occasione perfetta per celebrare il primo anniversario di questa nuova collaborazione: alla Fondazione Alcide De Gasperi si è tenuta una cerimonia in cui l’Ambasciatore di Israele in Italia Dror…

    ISRAELE

    Tel Aviv è la città più cara al mondo secondo The Economist

    Di Luca Spizzichino

    L'indice dell'Economist Intelligence Unit (EIU), che tiene traccia del costo della vita in 173 città in tutto il mondo, rivela che Tel Aviv è la città più costosa al mondo, passando dal quinto posto al primo, superando Parigi. Secondo lo studio, l'aumento del costo della vita nella città israeliana riflette principalmente la forza dello shekel rispetto al dollaro USA e…

    ISRAELE

    Una Hanukkià costruita con i frammenti dei razzi lanciati da Gaza

    Di David Di Segni

    Una Hanukkià unica nel suo genere. I frammenti dei razzi lanciati negli anni da Gaza verso Israele sono stati utilizzati dalla Hesder Yeshiva – centro di studio ebraico ortodosso – per costruire il candelabro tipico della festa di Hanukkah. Posizionata sul tetto dell’istituto, la Hanukkià simboleggia il trionfo del bene dalle ceneri del male, e di come la vita sia sempre…

    ISRAELE

    Sopravvissuti alla Shoah celebrano Hanukkah al Muro del pianto

    Di Michelle Zarfati

    Molti sopravvissuti alla Shoah si sono riuniti martedì, a Gerusalemme, per celebrare insieme la terza sera di Hanukkah. La cerimonia di accensione della Channukià ha reso omaggio a loro e ai 6 milioni di ebrei uccisi dai nazisti. L’accensione è stata organizzata dalla Jewish Claims Conference nella Città Vecchia di Gerusalemme, il luogo più sacro in cui gli ebrei si riuniscono…