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    Doa Al Aubra, un’insegnante di scuola elementare di 30 anni di Rahat, è diventata la prima donna musulmana ad essere nominata vicecapo di una sezione di United Hatzalah (servizio d’emergenza) questa settimana. Lo ha annunciato lunedì l’organizzazione. Al Aubra, che è entrata a far parte di UH nel 2022, è stata nominata vicecapo della filiale di Rahat.
    Tutto è cominciato vent’anni fa, quando la donna ha perso sua madre in un incidente d’auto. Ha sempre ricordato i tempi lunghi di attesa dell’ambulanza in quel giorno, cosa che l’ha spinta ad unirsi con motivazione ai servizi medici di emergenza. “Potrebbero volerci 20 minuti o più per l’arrivo di un’ambulanza”, ha detto. “È troppo tempo quando è in gioco la vita di qualcuno. Ecco perché credo così fortemente in quello che facciamo”. Nonostante lo scetticismo iniziale nella comunità beduina nei confronti di “una donna che indossa l’hijab e che funge da primo soccorritore”, la presenza di Al Aubra “ha contribuito a colmare le lacune culturali nelle cure mediche di emergenza”. “All’inizio, la gente pensava che fosse strano che una donna religiosa si offrisse volontaria in questo modo”, ha detto Al Aubra. “Ma con il tempo si sono resi conto di quanto sia importante, soprattutto quando il paziente è una donna”.
    UH, ha dichiarato che il servizio di Al Aubra come prima soccorritrice donna nella città beduina di Rahat, nel sud di Israele, ha iniziato a cambiare le percezioni delle donne. Quando le famiglie avevano bisogno di aiuto urgente, lei è diventata il punto di riferimento, veniva infatti chiamata privatamente ancor prima che venissero contattati i servizi di emergenza. “A volte, un volto familiare fa la differenza in una crisi”, ha detto Al Aubra. “Le persone si sentono più a loro agio, e questo è ciò che conta”. “Nessuna persona è più meritevole. È la persona più adatta per il ruolo”, ha detto il direttore di UH Jaber Abu Jaffar. “Il suo impegno non ha eguali. La combinazione delle competenze mediche di Al Aubra e del suo lavoro come insegnante significano molto per noi. Spesso è infatti la prima a rispondere e soccorrere quando uno studente è ferito” ha aggiunto l’UH. “Soccorrere e aiutare fa parte di ciò che sono ora”, ha detto Al Aubra. “Non posso semplicemente ignorare qualcuno che ha bisogno di aiuto, anche se si tratta solo di un ginocchio sbucciato”.

    ISRAELE

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    ISRAELE

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    A quattordici mesi dal massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, l’IDF ha confermato che il Capitano Omer Maxim Neutra, 21 anni, è stato ucciso e che il suo corpo è trattenuto a Gaza. Neutra, comandante di un plotone di carri armati, era stato fino ad ora considerato vivo e tenuto in ostaggio. Cresciuto a Long Island, New York, Omer…

    EUROPA

    Kiev, un parco dedicato a Golda Meir: "Lei è una di noi"

    Di Michelle Zarfati

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    EUROPA

    Il 90° anniversario della Marina di Israele a Santa Marinella

    Di Nicole Nahum

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    ROMA EBRAICA

    Essere mamme in tempo di guerra. I volti della maternità: novembre 1943

    Di Lilli Spizzichino

    Una foto sbiadita dal tempo, il volto sorridente di una ragazza il giorno del suo matrimonio e poi il 16 ottobre 1943! La ragazza era Elisa Terracina, sposata con Nissim Astrologo nel 1937. La famiglia cercò rifugio in vari luoghi, trovando una piccola casa in via Gallia a Roma. A maggio del 1943 Elisa partorì una bimba di nome Emma…

    INNOVAZIONE

    TAGIE Awards 2024, è israeliano il vincitore della categoria “Toy innovator of the year”

    Di Jacqueline Sermoneta

    Brandire una spada laser era il sogno da bambino di Yair Shilo. Come quello di tanti appassionati della saga di Star Wars. Un sogno che poi è diventato realtà. Perché Shilo, 43 anni, ingegnere meccanico e gestionale israeliano, è riuscito a costruire un giocattolo definito ‘rivoluzionario’: la ‘Power Saber’, la prima spada laser in grado di estendere e ritrarre la…

    ISRAELE

    I bambini rapiti da Hamas. Il ritorno alla vita delle vittime del terrore

    Di Claudia De Benedetti

    Abigail, Raz, Aviv, Yuval, Emilia, Ofri e gli altri bambini brutalmente sottratti alla loro infanzia dai terroristi di Hamas il 7 ottobre sono tornati a casa da alcuni mesi. Ma come stanno realmente? Quali traumi sono rimasti irreparabilmente nella loro anima? Cosa dicono della loro salute psicofisica i medici che li hanno in cura? Lo Schneider Children’s Medical Center of…

    ROMA EBRAICA

    Il mal di stomaco del morè felice

    Di Rav Roberto Colombo

    Sono nato in una piccola Comunità nella quale non vi era più una scuola ebraica. Io ne sentivo un immenso bisogno, così, nella prima metà degli anni ’70, ancora ragazzino e dopo aver trascorso 8 anni in una scuola statale, lasciai la mia casa e i miei genitori e mi trasferii a Roma. Fu per me molto difficile vivere da…

    ROMA EBRAICA

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    La recente scomparsa di Alberto Fornari z.l. mi ha riportato subito alla mente un episodio legato alla cara memoria di Daniela Di Castro z.l., ideatrice del nuovo Museo Ebraico di Roma, che ha diretto dal 2005 al 2010. Una mattina di marzo del 2010, pochi mesi prima della sua prematura scomparsa, e già da tempo provata dalla malattia, arrivò in…

    ISRAELE

    Mia e Ohad, ex ostaggi di Hamas, ricominciano a vivere

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