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    ROMA EBRAICA

    Le iniziative del Centro di Cultura Ebraica per Yom HaShoah

    Quest’anno, il Centro di Cultura Ebraica ha commemorato Yom HaShoah narrando la toccante storia di due bambine e delle loro famiglie, che hanno affrontato l’orrore della furia nazifascista nascondendosi sotto identità fittizie fino alla fine della guerra. Marina Piperno, ha presentato al Pitigliani il suo ultimo film, realizzato con Luigi Faccini, “Le valigie della storia” insieme al libro autobiografico “Eppure qualcosa ho visto sotto il sole”, una storia privata immersa nel contesto della grande storia del Novecento. Lia Levi ha aperto la sua casa agli studenti delle scuole medie Angelo Sacerdoti e IC Torrinpietra nell’ambito del progetto Zikaron Basalon, un format nato in Israele nel 2010 con lo scopo di commemorare il ricordo della shoah rendendolo più accessibile alle giovani generazioni, e che il Centro di Cultura propone ogni anno dal 2016 in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah e Progetto Memoria.
    Marina e Lia sono testimoni viventi di una storia di sopravvivenza e resilienza. Oggi, con il segno del tempo sul viso ma con uno sguardo che racconta di coraggio e speranza, queste due straordinarie donne incarnano la forza della natura umana che ha saputo trasformare il dolore in creatività. Marina ha lasciato un’impronta indelebile nell’industria cinematografica italiana, guadagnandosi il rispetto e il riconoscimento con il prestigioso Nastro d’argento alla carriera nel 2011. Dall’altra parte, Lia ha plasmato le sue esperienze in parole potenti, diventando una celebre scrittrice e giornalista, onorata con il Premio Elsa Morante nel 1994 per il suo primo racconto “Una bambina e basta”. Entrambe hanno dedicato e dedicano tutt’oggi le loro vite a preservare la memoria e a esplorare il concetto di appartenenza, offrendoci opere cinematografiche e letterarie che risplendono di autenticità e profondità. Il loro operato non può che farci riflettere sulla perdita incommensurabile di vite spezzate e di potenziali inespressi zittiti violentemente, non può che farci riflettere su quanta cultura il mondo ha perso irrimediabilmente. Ma la loro testimonianza ci ricorda anche il valore della memoria e l’importanza di tramandare le storie del passato per costruire un futuro migliore.

    Giorgia Liora Calò
    Direttore Centro di Cultura Ebraica

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