La dichiarazione di guerra degli HoutiLa notizia più significativa dell’ultima giornata in termini strategici è la vera e propria dichiarazione di guerra che il portavoce del movimento terrorista yemenita degli Houti, Yahya Sarie, ha pronunciato contro Israele, accompagnata dal lancio di un certo numero di missili. Houti è il nome di una tribù in Yemen che è la base del…
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Spade di ferro - Giorno 23. L’avanzata e gli ostaggi
La situazione degli ostaggiHamas ha ripreso ieri il suo cinico uso del terrorismo psicologico sulla pelle delle persone che ha rapito: ha fatto girare un filmato in cui si vedono tre delle donne sequestrate, le quali danno la colpa della loro condizione al primo ministro Bibi Netanyahu e chiedono di interrompere l’offensiva per liberarle in cambio di tutti i detenuti…
Spade di ferro giorno 22. Un’offensiva molto ponderata e prudente
La morsaLa strategia scelta da Israele per eliminare Hamas, e dunque conquistare per qualche tempo Gaza, come è necessario per estirpare l’organizzazione terrorista, muovendosi in un ambiente politico e militare pieno di insidie e di ostilità, sembra quella della morsa, che stringe progressivamente. All’inizio fu la reazione di emergenza, la caccia ai terroristi che nei primi giorni si nascondevano e…
Spade di ferro giorno 21. L’ingresso a Gaza e i voti all’Onu
Operazioni esteseNella notte fra venerdì e sabato, esattamente a tre settimane dal massacro terrorista che ha dato inizio alla guerra, l’esercito israeliano ha “esteso le proprie operazioni all’interno di Gaza”, come si è espresso il portavoce militare. Non è forse ancora la grande spedizione terrestre che tutti attendono, ma è un’operazione molto più complessa, potente e articolata delle incursioni precedenti.…
Spade di ferro - giorno 20. I marines e la diplomazia del terrorismo
I bersagli denunciano il terrorismoOrmai ci stiamo abituando, tanto che non ci facciamo quasi più caso: ogni giorno Hamas e la Jihad Islamica sparano da Gaza salve di missili contro varie località israeliane, scelte apparentemente a caso: Tet Aviv, Gerusalemme, Eilat, Haifa, Sderot, città minori e villaggi. Sono proiettili veri, con grandi carichi che possono abbattere una casa e uccidere…
Spade di ferro - giorno 19. Le armi e la politica
Gli schieramenti militariSe la guerra è continuazione della politica attraverso l’uso della forza, come insegnano i teorici della strategia, essa si conduce sempre a due livelli, quello militare e quello appunto politico. Questo vale anche per il conflitto acceso dal massacro compiuto dai terroristi palestinesi nelle comunità della cintura di Gaza e ormai arrivato al diciannovesimo giorno. Da un lato…
Spade di ferro - Giorno 18: l’Onu contro Israele e il carburante
AntisemitismoDopo lo shock della strage terroristica del 7 ottobre, Israele e il mondo ebraico ne hanno ricevuto un altro, più lento e progressivo, ma altrettanto micidiale: l’emergere dell’antisemitismo nel mondo occidentale, ancor più che nel mondo musulmano, dove esso si è manifestato in maniera meno esplosiva di quel che si potesse temere. In Europa e negli Stati Uniti invece, vi…
Spade di ferro giorno 17. Ostaggi e politica internazionale
Il rilascioIeri notte Hamas ha rilasciato al confine di Rafah fra Gaza ed Egitto due donne molto anziane fra quelle che i suoi terroristi avevano rapito al kibbutz Nahal Otz. Si tratta di Nurit Cooper and Yocheved Lifshitz, una di 85 e una di 80 anni, che sono state consegnate alla Croce Rossa e immediatamente portate con un elicottero militare…
Spade di ferro giorno 16: scenari per la guerra
Che cosa sta facendo l’esercito israelianoOrmai la tattica israeliana in questa prima fase della guerra è pienamente sviluppata: colpire le istallazioni di Hamas; eliminare possibili i punti di attacco; liquidare i terroristi noti (si parla ormai del 10% dei membri militari di Hamas colpiti) e soprattutto i loro dirigenti, appena emergono dai tunnel dove in questi giorni di solito restano…
Spade di ferro giorno 15. Un vertice “per la pace” senza risultati politici
Un vertice affollatoL’evento politico più importante di sabato per il Medio Oriente è stata una “conferenza internazionale per la pace” convocata dal presidente egiziano Al Sisi al Cairo. Tra i leader europei, ha partecipato il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, Pedro Sanchez, il primo ministro della Spagna che ha la presidenza di turno dell'UE, il premier della Grecia Kyriakos…