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    Netanyahu chiede alla Cina di intervenire per far liberare Noa Argamani, ancora ostaggio a Gaza

    È rimasto impresso nella mente di tutti il filmato diffuso il 7 ottobre che mostrava i terroristi rapire Noa Argamani, 26 anni, studentessa alla Ben Gurion University. Noa è stata presa insieme al suo fidanzato, Avinatan Or, dal Nova Festival nel sud di Israele, ed è stata trasportata a Gaza su una motocicletta da due terroristi mentre urlava disperata. La ragazza è poi comparsa in un secondo filmato mentre beveva un bicchiere di acqua seduta su un divano. Da allora non si hanno più notizie della giovane presa in ostaggio insieme ad altre 250 persone e non ancora liberata. 

    Oltre al dramma del rapimento, la storia di Noa è commuovente anche a causa della sua triste situazione familiare. La madre Liora, di origini cinesi, sta morendo di cancro e ha fatto un appello per richiedere il rilascio della figlia nella speranza di riuscire a vederla un’ultima volta prima di morire. 

    Lunedì, durante un discorso alla Knesset, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato di aver chiesto al presidente cinese Xi Jinping, attraverso l’Ambasciartore Cai Run, di intervenire per far liberare la giovane Noa. 

    «C’è una figlia di madre cinese e sto chiedendo personalmente il tuo intervento per la questione di Noa Argamani» così Netanyahu, che ha spiegato a Cai che in questo caso Liora, la madre di Noa, vorrebbe incontrarla un’ultima volta prima di morire.

    Netanyahu ha detto che l’ambasciatore gli ha assicurato che il messaggio è stato consegnato. 

    Secondo la NBC non si può escludere che Noa non sia stata rapita da Hamas ma da un altro gruppo armato che la sta continuando a tenere in ostaggio.

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