Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Settantotto anni dopo la liberazione di 2500 ebrei trasportati da un treno della morte nazista da parte dei soldati dell’esercito americano, riaffiorano dal passato filmati inediti di quei momenti. A riportare la notizia Ynet News. Il 13 aprile 1945, mentre il mezzo stava trasportando i prigionieri dal campo di sterminio di Bergen-Belsen a Theresienstadt, i soldati della trentesima divisione degli Stati Uniti riuscirono a salvare i prigionieri ebrei. Ai nazisti fu subito ordinato di far saltare il treno sul fiume Elba, visto che non potevano raggiungere, come da programma, il campo di concentramento di Theresienstadt. In questo modo sarebbero comunque riusciti ad uccidere tutti i 2500 passeggeri ebrei di Bergen-Belsen. Dopo sei giorni di viaggio, iniziati il 7 aprile 1945, il treno fu fermato il 13 aprile, vicino alla città di Farsleben, in Germania, nei pressi di Magdeburgo e qui non fu più in grado di muoversi a causa dei bombardamenti degli Alleati, che circondarono la zona.

    “Ci sono pochi filmati della liberazione dei campi e specialmente di ebrei. In genere si vedono sempre le immagini dell’apertura del campo di Auschwitz – ha spiegato a Shalom lo Storico della Fondazione Museo della Shoah Amedeo Osti Guerrazzi – L’immagine in movimento del treno da Bergen-Belsen a Theresienstadt ci permette di capire in maniera molto più efficace la tragedia degli ebrei d’Europa. In un’epoca dominata dalle immagini, vedere la fame, la disperazione, la gioia delle vittime ha un impatto molto più forte delle foto del treno che già si conoscevano “.

    Verso le 16 di quel giorno, una jeep da ricognizione americana arrivò accanto al treno. I soldati americani trovarono l’area sorvegliata dalle sentinelle naziste. Il motore del treno era in funzione e pronto a muoversi. Improvvisamente, i nazisti notarono i carri armati americani e fuggirono, lasciando lì i 2500 ebrei, un terzo dei quali erano bambini che ormai si erano rassegnati alla morte.

    Mentre i nazisti fuggivano, molti dei civili, per lo più donne, ragazzi e bambini, si alzarono e si precipitarono verso i soldati americani con grida di gioia. Solo allora i soldati notarono lo stato orribile in cui versavano i prigionieri. “Il video dimostra la necessità di continuare a scavare negli archivi, pubblici e privati. È possibile che esistano ancora filmati, foto e documenti che non sono mai stati scoperti” ha aggiunto Osti Guerrazzi.

    George Gross, il comandante del carro armato americano, raccontò in seguito di quel toccante incontro. “Tutti sembravano degli scheletri affamati, le loro facce avevano un aspetto malato. Ma c’era qualcos’altro. Quando ci hanno visto, hanno iniziato a ridere di gioia, una vera esplosione di puro, quasi isterico sollievo”. Alla vista degli americani, i sopravvissuti infatti piansero di gioia, comprendendo immediatamente di essere salvi. Uno dei soldati americani, Abraham Cohen, gridò ai prigionieri: “Ich bin euech a Yidd”, una frase in Yiddish che significa “Anche io sono ebreo”, mostrando loro la Stella di Davide appesa al collo. 

    La liberazione del treno è stata documentata attraverso molte foto, ma mai in video. La clip è stata recentemente ritrovata negli Stati Uniti, all’interno degli Archivi nazionali durante i lavori su un documentario, incentrato proprio sulla missione di salvataggio del treno, a cui stava lavorando Matthew Rozell, insegnante di storia. Lo storico ha approfondito l’evento e intervistato i veterani americani che furono tra i soccorritori del treno. Ha chiamato il regista Mike Edwards per creare il film, e proprio durante i lavori di ricerca, è stato scoperto il filmato.

    “Qualche giorno fa, ho ricevuto un messaggio da Matthew che si era verificato un altro miracolo collegato alla storia del treno. Mi ha informato che avevano trovato una clip negli Archivi nazionali.  Ero in lacrime quando ho visto il filmato per la prima volta”, ha detto Varda Weisskopf, figlio di uno dei sopravvissuti del treno scomparso nel 2017. Anche Jacob Barzilai, sopravvissuto alla Shoah, 90 anni, ha riconosciuto se stesso tra i passeggeri del treno. Non solo, ha rivisto nella clip anche sua madre e sua sorella. “Siamo arrivati a Bergen-Belsen come una famiglia composta da cinque persone e solo tre di noi sono tornati. Ho perso mio padre e mio nonno lì” ha spiegato l’uomo. “Nella clip, ho visto mia madre, mia sorella e me stesso da ragazzo. Era il giorno della liberazione del treno ed io ero molto emozionato, ero davvero senza parole. Si può dire che il nostro treno sia stato forse il più documentato della Shoah. Per anni, ho visto innumerevoli foto di quegli eventi, ora per la prima volta vedo un filmato”. Il figlio di Jacob, Eran Barzilai, ha aggiunto che “Venerdì la clip è arrivata tramite un  gruppo WhatsApp, in cui ci sono altre persone collegate alla liberazione del treno da Bergen-Belsen. Quando ho guardato la clip, ho subito riconosciuto mio padre. Ha solo una foto della sua infanzia, all’età di 9 anni.  Ho riconosciuto chiaramente mia nonna e mia zia che allora era una bambina di 5 anni. Quando ho mostrato la clip a mio padre, era molto commosso” ha aggiunto l’uomo.

    “Mio padre non si riconosceva nel video, ma era molto commosso nel guardarlo”. Oggi l’uomo ha 26 nipoti e 40 pronipoti, e ce n’è un altro in arrivo. C’era anche Bina Schwartz in quel treno, aveva 5 anni e mezzo all’epoca. “Ero profondamente commossa nel vedere quel video e nel ricordare quei tempi così bui e difficili, in cui gli americani arrivarono come angeli. Sul treno c’era mia madre con sei bambini. Mio padre è stato preso dai nazisti ed è stato assassinato”. Rani Be’eri ha riconosciuto sua madre Gita Be’eri, morta un mese fa all’età di 95 anni, sua zia e le sue due figlie nel video. 

    Nel video, i soldati americani distribuiscono cioccolato e sigarette ai prigionieri. Alcuni prigionieri si vedono ancora sul treno, altri scesero per sdraiarsi immediatamente a terra e dormire. Alcuni di loro sembrano rassegnati, mentre altri salutano il cameraman americano. Su uno dei vagoni ferroviari, i prigionieri scrissero: “Lunga vita agli Stati Uniti”. La seconda parte del video documenta un altro incontro con i soldati americani, russi e inglesi dopo la liberazione della città di Magdeburgo sulla riva del fiume Elba. In un segmento, i soldati sono visti sdraiati sulla riva dell’Elba e uno di loro sta suonando una fisarmonica. In un altro momento della ripresa, i generali russi, americani e britannici si incontrano per scambiare esperienze di battaglia. In una delle foto, si vede un carro armato fermo e i soldati russi con le mitragliatrici vicino.

    Qui per vedere il video

    Cultura

    Ritrovati filmati inediti della liberazione di treni nazisti. Lo storico Osti Guerrazzi: ‘’Questo dimostra la necessità di continuare a scavare negli archivi’’

    Di Michelle Zarfati

    Settantotto anni dopo la liberazione di 2500 ebrei trasportati da un treno della morte nazista da parte dei soldati dell'esercito americano, riaffiorano dal passato filmati inediti di quei momenti. A riportare la notizia Ynet News. Il 13 aprile 1945, mentre il mezzo stava trasportando i prigionieri dal campo di sterminio di Bergen-Belsen a Theresienstadt, i soldati della trentesima divisione degli…

    INNOVAZIONE

    Ecco ACT News, il canale made in Israel dove le notizie saranno prodotte dall’IA

    Di Luca Spizzichino

    È stato creato in Israele il primo canale di notizie completamente alimentato dall'intelligenza artificiale. Si chiama ACT News ed è presente sui principali social networks, in particolare Tik Tok e Instagram. Questo nuovo progetto editoriale, lanciato ad inizio aprile, è condotto dalla giornalista israeliana Miri Michaeli. Nei giorni scorsi inoltre si è aggiunto anche Amit Segal, noto giornalista e analista politico…

    ROMA EBRAICA

    Addio alla Morà Emma Pavoncello Hassan. Ha trasmesso la passione per il sapere a generazioni

    Di Milena Pavoncello

    Domenica scorsa la Scuola Vittorio Polacco e la nostra Comunità tutta hanno perso un personaggio che ne ha fatto la Storia. È venuta a mancare la Morà Emma Pavoncello Hassan. È stata una delle maestre storiche, che ha sicuramente contribuito a far crescere la nostra Scuola. Alla Scuola ha dato tanto, insegnando a numerose generazioni di alunni per oltre quarant’anni…

    Cultura

    A Venezia il primo film co-diretto da un regista israeliano e una iraniana

    Di Michelle Zarfati

    È stato annunciato mercoledì Il primo lungometraggio co-diretto da registi iraniani e israeliani. La pellicola farà parte del concorso “Orizzonti” nell'ambito della 80esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il film intitolato "Tatami" è stato co-diretto dal regista israeliano Guy Nattiv e dall'attrice iraniana Zar Amir Ebrahimi, che interpreta anche uno dei ruoli principali. La 42enne vincitrice del premio come…

    ISRAELE

    Benny Kashriel, sindaco di Ma'ale Adumim, è stato scelto come nuovo Ambasciatore in Italia

    Di Luca Spizzichino

    Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha deciso domenica di nominare come nuovo ambasciatore d’Israele in Italia il sindaco di Ma'ale Adumim, Benny Kashriel. Lo riporta il canale Arutz 7. Originario di Ashkelon, Kashriel, 71 anni, è sindaco di Ma'ale Adumim dal 1992. Capo della fazione del Likud nella Federazione delle autorità locali, è anche membro del consiglio di amministrazione…

    Cultura

    Gli imperdibili dell'estate. Baruch Lampronti presenta il sito Visit Jewish Italy

    Di Claudia De Benedetti

    Estate, stagione di turismo e di visite ai beni culturali ebraici. Sono sempre più i turisti stranieri e italiani che cercano i luoghi ebraici imperdibili: a tutti loro è dedicato il sito VisitJewishItaly.Shalom ha incontrato Baruch Lampronti, consulente e curatore del progetto di cui Annie Sacerdoti è coordinatore scientifico. Quali sono le caratteristiche del sito?La Fondazione per i Beni Culturali Ebraici…

    ISRAELE

    ‘’La democrazia israeliana non è in pericolo’’ - Intervista a Fiamma Nirenstein

    Di Luca Spizzichino

    Con l’approvazione da parte della Knesset, in seconda e terza lettura, del disegno di legge sugli standard di ragionevolezza, ossia il primo frammento della tanto discussa riforma giudiziaria, si sono intensificate le proteste in tutta Israele. Per fare chiarezza su ciò che sta accadendo nello Stato Ebraico, Shalom ha intervistato la giornalista e scrittrice Fiamma Nirenstein.  «Non credo che la sostanza del contendere,…

    Cultura

    La storia Avraham Mapu e il suo grande amore per lo Stato d'Israele

    Di Michelle Zarfati

    L'uomo che ha scritto il primo romanzo ebraico in assoluto, Avraham Mapu, paradossalmente non era mai stato in visita nella Terra d'Israele. Nonostante ciò, quasi tutte le sue opere esaltano la questa terra con rispetto e riverenza, ad eccezione di un'unica criptica storia per ragazzi.Questa storia comincia più o meno così: “Ci sono due uomini ricchi che vivono nella città…

    EUROPA

    Il Museo Roald Dahl si scusa per le affermazioni antisemite dello scrittore britannico

    Di Jacqueline Sermoneta

    “Il razzismo di Roald Dahl è innegabile e indelebile”. È quanto afferma in un comunicato il Museo che porta il nome del noto autore britannico di libri per ragazzi come la ’‘Fabbrica di cioccolato’, ‘GGG -Il Grande Gigante Gentile ’, ‘Matilde’ e le ‘Streghe’.Nella dichiarazione, apparsa sul sito ufficiale dell’ente, viene condannata ogni forma di razzismo che il Museo si…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vaetchanàn: Non pensarci neppure!

    Di Donato Grosser

    In questa parashà Moshè ripete al popolo d’Israele i Dieci Comandamenti, con qualche variazione di linguaggio al fine di essere più esplicito. Nella parashà di Yitrò è scritto: “Non desiderare (lo tachmòd) la casa del tuo prossimo, non desiderare la moglie di lui, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino. Né alcuna cosa che…