Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Il 19 aprile del 1943 iniziò la rivolta del ghetto di
    Varsavia, una rivolta che sarebbe durata poco meno di un mese concludendosi il
    16 maggio e lasciando circa 7.000 ebrei senza vita.

    Quando i nazisti invasero la Polonia, nel settembre
    del 1939, più di 400.000 ebrei che vivevano a Varsavia furono confinati nel
    ghetto, il più grande di tutta la Polonia. Nel novembre del 1940, il ghetto fu
    completamente sigillato. Chiunque tentava di fuggire o di ribellarsi incorreva
    in una morte certa. La mancanza di cibo e il sovraffollamento uccidevano
    migliaia di persone ogni mese.

    A metà del 1942, Heinrich Himmler ordinò che gli ebrei
    venissero “reinsediati” nei campi di sterminio. Agli ebrei fu detto
    che sarebbero stati trasferiti in campi di lavoro, ma giunse loro la voce che
    la deportazione significava andare in contro alla morte. Nel settembre 1942,
    più di 280.000 ebrei furono deportati a Treblinka o nei campi di lavoro
    forzato, e molti furono uccisi durante il processo di deportazione.

    Circa 60.000 ebrei furono lasciati nel ghetto e
    formarono gruppi come
    la Jewish Combat Organization e la ZOB.
    Questi gruppi miravano alla ribellione e al contrattacco contro i nazisti.
    Sebbene in condizioni di vita terribili e con scarsità di risorse riuscirono
    comunque a far contrabbandare armi nel ghetto, provenienti dai polacchi
    antinazisti e dall’Unione militare ebraica.

    A metà gennaio del 1943, i nazisti entrarono nel
    ghetto per preparare un nuovo gruppo per la deportazione, ma subirono
    un’imboscata da parte dello ZOB. I combattimenti riuscirono a durare alcuni
    giorni, dopodiché le deportazioni vennero sospese per alcuni mesi.

    Il 19 aprile, Himmler inviò le forze delle SS per
    radere al suolo il ghetto. Le forze erano di gran lunga più numerose degli
    ebrei ed erano dotate di carri armati e artiglieria pesante, ma gli ebrei
    tennero comunque duro, portando avanti un combattimento che durò fino al 16
    maggio; quando le SS ripresero definitivamente il controllo dei ghetti. Si
    stima che circa 7.000 ebrei furono uccisi durante la rivolta e si ritiene che
    abbiano portato con sé diverse centinaia di tedeschi. I restanti ebrei furono
    mandati in campi di sterminio o di lavoro.

    Cultura

    19 aprile 1943: 79 anni fa iniziava la rivolta del ghetto di Varsavia

    Di Michelle Zarfati

    Il 19 aprile del 1943 iniziò la rivolta del ghetto di Varsavia, una rivolta che sarebbe durata poco meno di un mese concludendosi il 16 maggio e lasciando circa 7.000 ebrei senza vita.Quando i nazisti invasero la Polonia, nel settembre del 1939, più di 400.000 ebrei che vivevano a Varsavia furono confinati nel ghetto, il più grande di tutta la…

    NEWS

    Fermati due uomini per la morte di Jeremy Cohen

    Di Luca Spizzichino

    Nuovi sviluppi nelle indagini sulla tragica morte di Jeremy Cohen hanno portato all’arresto e alla presa in custodia martedì scorso di due uomini, secondo quanto riportato da Europe 1 il giorno seguente. I due sospettati, di 27 e 23 anni, detenuti dalla Polizia Giudiziaria di Seine-Saint-Denis, avrebbero avuto un ruolo nell’aggressione. Il primo è accusato di “violenza intenzionale in pubblico”,…

    ITALIA

    25 aprile, una polemica noiosa

    Di Elisabetta Fiorito

    “Ormai è diventata noiosa”, così la presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello boccia la polemica con l'Anpi per il corteo della Festa della Liberazione. "Noi pensiamo che sia fondamentale preservare la storia della Resistenza e i valori fondamentali delle donne e degli uomini che hanno combattuto per liberare l'Italia dal nazifascismo”, dice Dureghello. “Oggi abbiamo un problema però,…

    ISRAELE

    Torna Taglit, un'occasione da non perdere

    Di Claudia De Benedetti

    Quest'anno, finalmente, dopo due anni di pausa forzata causa pandemia, riparte Taglit Birthright Israel il progetto ha avuto fin dalla prima edizione un grandissimo successo, in 23 anni ha dato la possibilità ad oltre 750.000 giovani di visitare e conoscere Israele e di esplorare la propria identità. Per l’Italia le partenze saranno da Milano e Roma il 1° agosto 2022, i posti…

    Cultura

    Spiegare l’identità ebraica attraverso la storia personale: il nuovo libro di Emanuele Fiano

    Di Michelle Zarfati

    Nel nuovo libro di Emanuele Fiano “Ebreo.” (Piemme) la storia personale incontra quella dell’ebraismo. L’On. Fiano costruisce un mosaico di esperienze e di personaggi che declinano il significato di essere ebrei in diverse forme. «Questo libro nasce dalla voglia di esplicitare un trinomio che caratterizza la mia visione dell’ebraismo: orgoglio, responsabilità e sensibilità – spiega Fiano a Shalom - Uno…

    NEWS

    I ragazzi rifugiati di Zhytomyr celebrano il loro Bar Mitzvah al Kotel

    Di Michelle Zarfati

    “Non so come spiegare quello che provo. Posso solo dire che sono molto felice e questo è un giorno speciale", ha detto Tima Kobakov, 13 anni. Uno dei tanti ragazzi costretti settimane fa a fuggire dalle proprie case nella città di Zhytomyr, in Ucraina. Lunedì, Tima e altri hanno celebrato il loro Bar Mitzvah a Gerusalemme, precisamente al Muro del…

    NEWS

    I ragazzi rifugiati di Zhytomyr celebrano il loro Bar Mitzvah al Kotel

    Di Redazione

    “Non so come spiegare quello che provo. Posso solo dire che sono molto felice e questo è un giorno speciale", ha detto Tima Kobakov, 13 anni. Uno dei tanti ragazzi costretti settimane fa a fuggire dalle proprie case nella città di Zhytomyr, in Ucraina. Lunedì, Tima e altri hanno celebrato il loro Bar Mitzvah a Gerusalemme, precisamente al Muro del…

    ISRAELE

    La squadra israeliana si classifica al nono posto alle Olimpiadi femminili della matematica

    Di Jacqueline Sermoneta

    Grande soddisfazione per la squadra israeliana che si classifica al nono posto al mondo nell’undicesima edizione delle Olimpiadi Europee Femminili della Matematica (EGMO), svolte ad Eger, in Ungheria. La competizione internazionale, riservata alle studentesse delle scuole superiori di tutta Europa con lo scopo di promuovere le materie scientifiche anche fra le ragazze, ha visto la partecipazione di 222 concorrenti, provenienti da…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pèsach a Roma nell’anno 70 prima dell’Era Volgare

    Di Donato Grosser

    Nello Shulchàn ‘Arùkh, in relazione al minhàg (usanza) di mangiare carne arrosto durante il sèder di Pèsach,rav Yosef Caro (Toledo, 1488-1575, Safed) scrive (O.C., 476:1): “Si mangia carne arrostita dove esiste l’usanza di mangiare arrosto nelle sere di Pèsach; dove non esiste questa usanza non si consuma carne arrostita. Questa è una misura istituita [dai Maestri] affinché la gente non dica che si mangia la carne del sacrificio di Pèsach. In…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Le regole basilari del sèder

    Di Roberto Colombo

    Il Séder, che significa letteralmente “ordine”, è la particolare cerimonia che ha luogo nelle prime due sere di Pésach (in Israele solo la prima sera) attraverso la quale si celebra la fine della schiavitù egiziana e l’inizio della libertà del popolo d’Israele.La scelta del termine “Séder”, secondo l’opinione più comune, è dovuta al fatto che il rituale suddetto deve seguire…