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    Spiderman è ebreo? È una domanda che i fan del giovane Uomo Ragno si pongono già dall’uscita dei primi film. Diversi infatti sono gli indizi che lasciano pensare che l’eroe Marvel possa avere origini ebraiche.

     

    Non dimentichiamoci che Spiderman discende da una famiglia ebraica: a dargli la vita è stato infatti il fumettista e produttore Stan Lee, pseudonimo di Stanley Martin Lieber, un ebreo di origine polacca che ha vissuto a New York, dove ha dato vita agli eroi dell’universo Marvel.

     

    Nei fumetti non viene specificata la fede religiosa di Spiderman: è infatti indicato come un comune protestante. I dubbi iniziano ad emergere con i primi film dal 2002, proprio dal ritratto del protagonista Peter Parker (interpretato nella prima trilogia da Tobey Maguire): un giovane studente imbranato, odiato dai suoi compagni di classe, che vive con i suoi zii a Forest Hills, nel Queens, uno dei più grandi quartieri ebraici di New York. Lo stereotipo dell’ebreo americano.

     

    Forse non è un caso che la scena di apertura di Spiderman 3 veda Peter Parker camminare per le strade di New York, tappezzate da fotografie e immagini di Spiderman sugli schermi, e che si imbatta in tre bambini intenti a guardare le gesta del loro eroe sul maxischermo. Non appena il video finisce e i tre bambini si girano per andar via, si vede chiaramente che uno di loro indossa la Kippah.

     

    La stessa storia di Spiderman viene più volte associata alla condizione degli ebrei in diaspora, spesso costretti a celare la propria religiosità per scampare alle persecuzioni, così questo comune ragazzo, attraverso il morso di un ragno radioattivo, assume una nuova identità di super eroe, amato dai suoi concittadini e forse dagli stessi ragazzi che a scuola lo tormentano.

     

    A rimarcare l’immagine di Peter Parker come giovane ebreo del Queens è l’attore (guarda caso di origine ebraica) Andrew Garfield, che ha interpretato l’eroe Marvel nei film The Amazing Spiderman e The Amazing Spiderman 2. Garfield descrive ai Media il suo personaggio come “un pensatore eccessivo, insicuro e si sente come se non stesse facendo mai abbastanza. Spero che alle persone di religione ebraica non dispiaccia il cliché perché mio padre è ebreo. Ce l’ho nel sangue”, ha dichiarato l’attore.

     

    Le origini del suo creatore e le caratteristiche del protagonista non hanno influito sull’opinione che il pubblico ha del proprio eroe: l’amorevole Spiderman di quartiere che difende New York dalla criminalità e l’imbranato Peter Parker, primo della classe, innamorato di Mary Jane.

     

    È il nuovissimo film della Sony Pictures Entertainment e Marvel Spiderman: No Way Home, uscito nel 2021 e campione d’incassi in pochi giorni, a riaccendere nuovamente il dibattito sull’ebraicità o meno del suo protagonista.

     

    La questione stavolta, viene suscitata da un Tweet del rabbino David Bashevkin, che mette in luce alcuni elementi del film, che collegano Spiderman al mondo ebraico: in una delle scene del film, viene inquadrata la Belfer Hall della Yeshiva University di New York; inoltre durante il notiziario che riprende la folla che acclama il proprio beniamino nel pieno dell’azione, l’attenzione si focalizza su un ragazzo con la Kippà in mezzo alla folla, così come si intravedono molti ebrei ortodossi all’università di Peter Parker e sulla metropolitana.

     

    Come se non fosse abbastanza, l’occhio attento del rabbino, ha notato un’App sul display del telefono del protagonista, in cui compare la copertina di un giornale Yiddish, con il titolo: “Spiderman è un bene per gli ebrei?”.

     

    Una coincidenza? Gli stessi produttori dei vari film si sono chiesti più volte se Spiderman fosse in qualche modo legato al mondo ebraico, ma non c’è mai stata una vera e propria conferma.

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

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