Il conflitto al nord cresce Lentamente ma progressivamente, la guerra fra Israele e Hezbollah diventa più impegnativa, cresce il numero degli scambi e l’importanza degli obiettivi. Non si tratta più solo di scambi di missili e cannonate al confine, che continuano, e neppure di danni alle case dei villaggi di confine, che sono stati sfollati per evitare perdite umane. Dopo…
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Le dichiarazioni di Daniel Hagari: come le forze armate israeliane vedono la guerra
In mezzo ai colpi di scena quotidiani di una guerra che dura da tre mesi (e rischia di durare ancor di più) in un territorio che pochi conoscono, si rischia di perdere il senso complessivo di quel che accade. Per evitare questo smarrimento è utilissima la dichiarazione che ha fatto oggi il portavoce delle forze armate israeliane, l’ammiraglio Daniel Hagari.…
Il ruolo delle alleanze e gli odi antichi fra i nemici di Israele
Il problema del Monte Meron Il portavoce militare israeliano ha confermato il danneggiamento del centro di osservazione e di controllo ottico del traffico aereo “506”, situato sul monte Meron in Alta Galilea, a causa di un missile degli Hezbollah, di cui avevo parlato ieri, assicurando però che la continuità del lavoro essenziale di monitoraggio dello spazio aereo per prevenire minacce…
La situazione a Gaza e al confine col Libano
Il lavoro che resta da fare Oggi cade il terzo mese dal massacro del 7 ottobre e la guerra è ben lungi dall’essere conclusa. Lo stato maggiore delle forze armate di Israele ha dichiarato che la distruzione delle unità militari terroriste dalla parte settentrionale di Gaza è stata ormai compiuta, e che ora l’esercito lavora per completarla al centro e…
Le proposte per il futuro di Gaza
Una guerra asimmetrica La logica della guerra asimmetrica è questa: le forze irregolari attaccano, colpiscono i regolari e poi si ritirano evitando la battaglia; se sono inseguite si nascondono e restano pronte a una nuova azione; se possono negoziano tregue che rompono appena lo ritengono conveniente; si rafforzano progressivamente con le adesioni che raccolgono con la loro azione; non perdono…
Il pericolo di Hezbollah
Nessuna reazione all’attacco di BeirutDopo l’eliminazione del numero due della direzione politica di Hamas, che non a caso si trova tutta all’estero, fra Qatar, Turchia e Libano, c’era attesa per le reazioni di Hezbollah, dato che l’esecuzione ha avuto luogo nella sua più importante roccaforte, il quartiere meridionale di Beirut, Dahieh, sulla superstrada che dal centro della città porta all’aeroporto,…
L’eliminazione di due capi di Hamas a Beirut
Il numero due di HamasSaleh al-Arouri, il vicepresidente dell'ufficio politico di Hamas, è stato ucciso ieri sera in un'esplosione. Egli era considerato il "numero due" dell'organizzazione terroristica guidata da Ismail Haniyeh ed era responsabile di attività terroristiche in Giudea e Samaria. A suo tempo è stato lui, per esempio, a rivendicare la responsabilità di Hamas per il rapimento e l'omicidio…
La sentenza della Corte Suprema e la questione dei confini
Una decisione che rischia di far cadere il governo di guerraLa politica israeliana continua a riservare sorprese, spesso sgradevoli. In piena guerra, in palese conflitto di interessi, con una maggioranza risicata (8 a 7), senza nessun caso giudiziario urgente in gioco, anzi senza alcuna urgenza, salvo il fatto che a giorni scadeva la possibilità di votare della ex presidente già…
Un bilancio e una riflessione
Un bilancio necessarioIl 1° gennaio non è il capodanno per gli ebrei, che lo festeggiano in autunno (anzi a rigore ne hanno quattro per funzioni diverse). Quello di oggi è una ricorrenza di origine cristiana istituita paradossalmente per festeggiare la circoncisione di Gesù (ma dal 1964 la motivazione della festa è stata mutata dalla Chiesa cattolica, dedicandola a Maria). In…
Spade di ferro giorno 85 - I principi operativi dell’aviazione israeliana
Una campagna di stampa devastanteQuasi subito all’inizio della guerra è partita una campagna di stampa dei sostenitori di Hamas e di generici “pacifisti” per demonizzare Israele e cercare di paralizzare la sua autodifesa. Essa è ancora in atto ed è la principale responsabile dell’ondata di antisemitismo che colpisce anche Europa e Stati Uniti, oltre ai paesi alleati dell’Iran. Continuamente si…