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    I volti degli ostaggi sui volantini di tutto il mondo. Poster anche a Roma

    Migliaia di persone in tutto il mondo stanno partecipando ad una campagna internazionale di informazione che ha dato vita all’hashtag “let the world know”. I partecipanti stanno affiggendo sui muri delle città il maggior numero possibile di foto degli ostaggi rapiti da Hamas. 

    I volantini con le foto degli ostaggi sono stati realizzati con il format utilizzato negli Stati Uniti per segnalare la scomparsa di una persona. La foto è affiancata da nome, cognome, età e cittadinanza dell’ostaggio. Sotto la foto si può leggere: il 7 ottobre, quasi 200 civili innocenti sono stati rapiti da Israele nella Striscia di Gaza. Più di 3000 donne, uomini e bambini, di età compresa tra 3 mesi e 85 anni, sono stati feriti, assassinati, picchiati, violentati, brutalmente separati di propri cari da parte di Hamas. Fai una foto di questo poster e condividilo. Per favore aiuta a riportarli a casa vivi. 

    Dagli Stati Uniti alla Francia, dalla Nuova Zelanda all’Italia, i volontari stanno distribuendo più volantini possibili e affiggendo poster ovunque. Non mancano critiche e sui social media si vedono spesso video di passanti che strappano i poster con le foto di questi ostaggi.

    Il progetto è nato da un’idea di Anna Tambini, un’israeliana residente a San Francisco, che ha coniato l’hashtag che fa da slogan all’iniziativa. L’obiettivo è quello di trasportare i poster già diffusi online anche nel mondo reale. 

    «Sui poster non c’è propaganda politica. Non si vede neanche la bandiera israeliana» ha spiegato Tambini a Ynet news. «Camminando a Buenos Aires o per le strade di Roma le persone possono vedere decine di poster con gli ostaggi: delle immagini con un grande effetto a cui nessuno può rimanere indifferente».

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