Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Fare memoria della Shoah significa anche non dimenticare e ricordare le storie di un destino particolarmente avverso che ha colpito un gran numero di artisti e le loro opere d’arte trafugate dai nazisti: di alcune di esse, con enorme difficoltà, a ottant’anni di distanza, si è riusciti a ricostruire il percorso che ha condotto al ritrovamento e alla restituzione ai discendenti: è il caso di Chana Orloff e del suo “L’enfant Didi”.
    Ma la storia di Chana Orloff è unica e terribile per il suo legame indissolubile con i massacri del 7 ottobre 2023 avvenuti nel Kibbutz di Be’eri.
    Non è usuale che un museo pubblico francese si esprima su un tema di scottante attualità: tuttavia, in due occasioni, il Musée d’art et d’histoire du judaïsme – MAHJ di Parigi ha rilasciato delle dichiarazioni riguardanti la famiglia della scultrice Chana Orloff (1888-1968). «Una situazione eccezionale richiede una misura eccezionale – ha detto Paul Salmona direttore dell’istituzione. – Non potevamo ignorare quello che è successo in Israele, soprattutto perché abbiamo profondi legami con i nipoti di Chana Orloff. Il 7 ottobre, tre membri della famiglia di Chana, che vivevano nel Kibbutz Be’eri, nel sud di Israele, sono stati uccisi dai terroristi di Hamas: Avshalom Haran, Evyatar e Lilach Lea Kipnis. Altri sette membri della famiglia, tra cui tre bambini, sono stati presi in ostaggio. Shoshan Haran (67 anni); Adi, sua figlia (38 anni); Tal Shoham, suo genero (38); Naveh (8 anni) e Yahel Neri (3 anni), i suoi nipoti; Sharon (52 anni) e Noam Avigdori (12 anni), sua cognata e sua nipote. È con grande sollievo che abbiamo appreso della liberazione, nella notte del 25 novembre, delle donne e dei bambini della famiglia, dopo 50 giorni di prigionia: Tal Shoham (38 anni), genero di Shoshan Haran, è ancora tenuto in ostaggio e chiediamo la sua liberazione. Attraverso il caso delle due pronipoti di Chana Orloff, dei loro mariti, dei loro figli e dei loro parenti, il museo vuole anche esprimere la sua solidarietà a tutte le famiglie segnate dai massacri del 7 ottobre».
    Chana Orloff era nata nel 1888 a Starokonstantinov, nell’attuale Ucraina, da una famiglia ebraica ortodossa. Emigrò nella Palestina ottomana nel 1905 per sfuggire ai pogrom, trovò lavoro come tagliatrice e sarta, si unì al movimento operaio Hapoel Hatzair. Grazie all’aiuto del fratello Zvi, pioniere dell’educazione fisica nel futuro Stato d’Israele, si trasferì a Parigi per studiare moda, ma scelse l’arte, iscrivendosi ai corsi di scultura all’Académie Russe di Montparnasse. Nella capitale francese Orloff espose al Salon d’Automne, nella celebre galleria Bernheim Jeune, fece parte del gruppo dei giovani artisti ebrei tra cui Marc Chagall, Jacques Lipchchitz, Amedeo Modigliani, Jules Pascin, Chaïm Soutine e Ossip Zadkine. Nel 1916 sposò lo scrittore e poeta di Varsavia Ary Justman, che morì solo tre anni dopo durante l’epidemia di influenza. “L’enfant Didi” realizzata nel 1921 è rappresentativa della produzione di Chana Orloff nel periodo tra due guerre: l’amore materno per Elia, soprannominato Didi, unico figlio della Orloff nato a Parigi nel 1918. L’occupazione nazista la costrinse a scappare in Svizzera con il figlio; al ritorno in Francia, nel 1945, la sua scultura “Le retour” venne giudicata come la più sconvolgente immagine della Shoah. Si trasferì nel 1948 nello Stato di Israele; in quello stesso anno sua nipote e suo marito fondarono il Kibbutz Be’eri. Fu lì che Chana trascorse i suoi ultimi giorni prima di morire, il 18 dicembre 1968.
    Proprio il MAHJ ospita, fino al 24 settembre 2024, la mostra temporanea: “L’enfant Didi – storia di un’opera saccheggiata di Chana Orloff, 1921-2023”. Il titolo evoca il tragico destino dell’atelier- appartamento della Orloff situato a Villa Seurat nel XIV arrondissement di Parigi, che fu completamente saccheggiato il 4 marzo 1943. La stessa artista, quando tornò in Francia nel 1945, scoprì attonita che circa 140 sue sculture erano scomparse nel nulla; la sua vita e le opere successive risentirono gravemente del vile furto. «Per molti anni siamo stati in contatto con i nipoti della scultrice, Ariane, Tamir e Éric Justman – ha spiegato Paul Salmona. – Il loro obiettivo è non solo mantenere vivo l’atelier della nonna e far conoscere il suo lavoro, ma anche recuperare il fondo saccheggiato. “L’enfant Didi” è passato di mano in mano fino a riapparire in asta a New York nel 2008. Dopo oltre un decennio di cause legali tra Francia e Stati Uniti è stata restituita alla famiglia nel 2022. Il 26 gennaio 2023, la scultura è tornata nella sua casa».

    Foto copertina: Chana Orloff nel suo studio nel 1916. Shoshan Haran parla con un soldato israeliano dopo il suo rilascio il 25 novembre dopo 50 giorni di prigionia. Archivi Chana Orloff, Reuters/Ufficio Primo Ministro Israeliano.

    Chana Orloff nel suo studio nel 1916. Shoshan Haran parla con un soldato israeliano dopo il suo rilascio il 25 novembre dopo 50 giorni di prigionia. Archivi Chana Orloff, Reuters/Ufficio Primo Ministro Israeliano
    EUROPA

    Quel legame indissolubile tra "L'enfant Didi" e il kibbutz Be'eri

    Di Claudia De Benedetti

    Fare memoria della Shoah significa anche non dimenticare e ricordare le storie di un destino particolarmente avverso che ha colpito un gran numero di artisti e le loro opere d’arte trafugate dai nazisti: di alcune di esse, con enorme difficoltà, a ottant’anni di distanza, si è riusciti a ricostruire il percorso che ha condotto al ritrovamento e alla restituzione ai…

    ITALIA

    Viaggio della memoria, lo sport italiano in partenza per Auschwitz-Birkenau

    Di Redazione

    Una delegazione particolare è in procinto di recarsi in visita nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Dal 4 al 6 febbraio, infatti, settantotto atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di Promozione Sportiva, insieme al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e ai rappresentanti di CONI,…

    ISRAELE

    Le voci sull’accordo per i rapiti e le pressioni americane

    Di Ugo Volli

    Sul terreno Le operazioni sul terreno a Gaza nell’ultimo periodo non sono affatto cessate, ma hanno assunto un aspetto più vicino alla routine di una grande operazione di polizia che dà la caccia ai criminali e soprattutto ai loro capi, distrugge i loro rifugi, cerca di individuare i rapiti per liberarli prima che siano uccisi. E che al tempo stesso…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Yitrò: Quand’è che Yitrò si rese conto di chi era Moshè?

    Di Donato Grosser

    Questa parashà come molte altre prende il nome dal suo inizio: “Yitrò, nobile di Midian, suocero di Moshè ebbe notizia (va-yishma’) di ciò che Dio aveva fatto per Moshè e per Israele, per avere fatto uscire Israele dall’Egitto” (Shemòt 18:1). Yitrò prese la figlia Tzipporà moglie di Moshè, e i loro due figli e venne all’accampamento degli israeliti nel deserto.…

    Cultura

    Lasagna di crepes alla sorrentina

    Di Giulia Gallichi

    Qualche giorno fa mi sono ritrovata a pensare all’importanza della scelta delle parole. Ogni volta che scegliamo di usarne una al posto di un’altra, consciamete o inconsciamente decidiamo che tipo di messaggio vogliamo trasmettere. E quando anche avessimo ponderato bene la scelta dei termini, l’ordine in cui le esprimeremo potrebbe comunicare l’esatto contrario di quello che vorremmo. Insomma, prima di…

    ISRAELE

    Inizia la riapertura delle scuole nelle comunità del Sud di Israele

    Di Luca Spizzichino

    Riapriranno le scuole in alcuni villaggi nel Sud di Israele. Questo l’annuncio fatto dall’esercito israeliano nelle scorse ore. La decisione è stata presa dopo che l’IDF ha ottenuto il controllo operativo di zone chiave della Striscia di Gaza e una notevole riduzione del lancio di razzi. I militari prevedono il ritorno di un gran numero di civili dopo oltre quattro…

    Mondo

    Gli Stati Uniti contro l’ingresso dei terroristi del 7 ottobre

    Di Sarah Tagliacozzo

    La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato una proposta di legge che vieta l’accesso ai terroristi di Hamas e a chiunque altro abbia partecipato all’attacco del 7 ottobre. La proposta di legge intitolata “No Immigration Benefits for Hamas Terrorists Act” è stata approvata con 422 voti favorevoli, 2 contrari ed 1 astensione. Il provvedimento vieta ai membri di…

    INNOVAZIONE

    Una startup israeliana vince la più grande competizione di EdTech al mondo

    Di Jacqueline Sermoneta

    È israeliana la startup vincitrice del Global EdTech Startup Awards, la più grande competizione internazionale al mondo nell’ambito delle tecnologie e dei servizi del settore educativo. Il concorso si è svolto a Londra e ha coinvolto 134 Paesi e circa 6 mila startup nel campo dell’EdTech – ‘Education Technology’, ossia l’insieme degli strumenti digitali che supportano il processo educativo, con…

    ISRAELE

    Shin Bet: israeliani usati da Hamas per attacchi terroristici

    Di Michelle Zarfati

    Lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interna d’Israele, grazie a un'indagine condotta nelle ultime settimane con la collaborazione dell'IDF e della polizia di Gerusalemme, ha scoperto un complotto online. I terroristi di Hamas sono, infatti, riusciti a usare i civili israeliani per consegnare pacchetti di esplosivi o di armi da utilizzare per gli attacchi terroristici in Israele. Il tutto…

    ISRAELE

    Israele, scoperta rara moneta d'argento di epoca persiana

    Di Michelle Zarfati

    Ritrovata nell'area di Gerusalemme una moneta d'argento estremamente rara, coniata probabilmente fuori dalla Terra d'Israele durante il periodo persiano, coevo alla storia di Purim. Il prezioso oggetto è stato scoperto da un archeologo durante un lavoro di scavo nelle colline della Giudea. Secondo i ricercatori, rappresenta qualcosa di davvero particolare, specialmente perché l’uso delle monete era appena iniziato e si…