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    Dall’inizio del conflitto scatenato dall’attacco terroristico di Hamas ai danni di Israele lo scorso 7 ottobre, in tutto il mondo sono state organizzati cortei, fiaccolate e sit in.  

    A Londra, circa 20mila persone si sono riunite a Trafalgar Square, per chiedere alla comunità internazionale un maggiore impegno per liberare gli oltre 200 ostaggi rapiti e portati a Gaza da Hamas. Durante l’evento, promosso dall’Ambasciata israeliana nel Regno Unito, il ministro britannico Michael Gove ha ribadito il costante sostegno del Paese a Israele. Presenti anche le famiglie degli ostaggi che con lo slogan “Brig them home” – portateli a casa – hanno esortato tutti a “sostenere Israele e l’umanità”. 

    A Ginevra, in Svizzera, è stata promossa dai rappresentati di 250 organizzazioni provenienti da oltre 70 paesi una grande manifestazione per il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas. Jobst Bitner, nipote di un soldato nazista, che ha partecipato all’evento, ha affermato: “Come discendente di criminali del passato è mio dovere alzare la voce contro l’antisemitismo e contro l’odio verso gli ebrei”. “Il mio messaggio al mondo occidentale è che dobbiamo alzare la voce e non restare in silenzio. – ha aggiunto Bitner – Ma soprattutto dobbiamo fermare ogni ulteriore attività e influenza di Hamas nei nostri Paesi e vietare le loro attività per legge nelle aree in cui possono operare. Credo che la Germania e tutti gli altri Paesi del mondo occidentale debbano svegliarsi”.

    Cortei a favore di Israele si sono svolti anche a Berlino, in Germania, dove 25 mila persone si sono radunate vicino alla Porta di Brandeburgo alla presenza del Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. L’evento ha ricevuto il sostegno unitario dei partiti politici tedeschi (ad eccezione dell’AFD). “Ogni attacco agli ebrei è una vergogna per la Germania. – ha detto Steinmeier – Il nostro Paese non deve tollerare alcuna forma di antisemitismo, né vecchio né nuovo, che provenga da destra o da sinistra e per nessun motivo dobbiamo favorire la diffusione dell’odio verso Israele nelle nostre strade”. 

    Negli Stati Uniti, migliaia di persone si sono radunate a Times Square, New York. L’evento è stato promosso dalla Israeli-American Community Organization (IAC) in collaborazione con altre organizzazioni ebraiche. Quindici maxischermi hanno proiettato la bandiera di Israele e le foto degli ostaggi di Hamas. 

    Numerosi anche le manifestazioni di segno opposto, sfociate in violenza e atteggiamenti antisemiti. A Londra oltre 100 mila persone hanno partecipato a un corteo per chiedere lo stop dei raid su Gaza, sventolando bandiere palestinesi e intonando slogan contro gli ebrei. In 15mila, hanno manifestato in Place de la Republique a Parigi, per esprimere solidarietà al popolo palestinese e chiedere la fine delle operazioni militari israeliane a Gaza.

    A Milano, durante la manifestazione pro-Gaza alla quale hanno preso parte delegazioni di tutte le comunità straniere del mondo arabo, alcuni manifestanti hanno pronunciato in arabo frasi antisemite come “Aprite i confini così possiamo uccidere i sionisti, aprite le frontiere così possiamo uccidere gli ebrei” o slogan come “Israele assassino”. Inoltre, è stata esposta l’immagine di Anna Frank con la kefiah. A Berlino, durante un corteo filopalestinese, degenerato in violenze, sono stati feriti 65 agenti della polizia. Anche a Sidney, in Australia, in migliaia hanno sfilato sventolando bandiere palestinesi e libanesi, inneggiando ad Hamas e intonando cori e slogan antisemiti.

    NEWS

    Israele-Hamas, il mondo si divide

    Di Jacqueline Sermoneta

    Dall’inizio del conflitto scatenato dall’attacco terroristico di Hamas ai danni di Israele lo scorso 7 ottobre, in tutto il mondo sono state organizzati cortei, fiaccolate e sit in.  A Londra, circa 20mila persone si sono riunite a Trafalgar Square, per chiedere alla comunità internazionale un maggiore impegno per liberare gli oltre 200 ostaggi rapiti e portati a Gaza da Hamas. Durante…

    ISRAELE

    Nasce ‘’Nili’’, l’unità speciale che dà la caccia ai capi di Hamas

    Di Luca Spizzichino

    Lo Shin Bet, il servizio di sicurezza israeliano, ha creato una nuova unità per dare la caccia ai terroristi che hanno avuto un ruolo nel massacro avvenuto il 7 ottobre nel Sud di Israele. Il suo nome in codice è Nili, acronimo della frase del primo libro di Samuele: "Netzakh Yisrael Lo Yishaker", che tradotto significa "La Gloria di Israele non cadrà". Un…

    ROMA EBRAICA

    Le strade di Roma al fianco degli ostaggi: venti installazioni mostrano i volti delle persone rapite da Hamas

    Di Luca Spizzichino

    Venti grandi monitor LED, posizionati in diversi quartieri di Roma, mostrano le immagini degli oltre 220 ostaggi che Hamas ha portato nella Striscia di Gaza durante i massacri del 7 ottobre 2023. Dopo le grandi capitali occidentali come Londra, Parigi, Berlino e Amsterdam, anche la Capitale diventa cornice e testimone delle iniziative per chiedere il rilascio degli ostaggi. L'iniziativa è stata…

    ISRAELE

    Spade di ferro - Giorno 18: l’Onu contro Israele e il carburante

    Di Ugo Volli

    AntisemitismoDopo lo shock della strage terroristica del 7 ottobre, Israele e il mondo ebraico ne hanno ricevuto un altro, più lento e progressivo, ma altrettanto micidiale: l’emergere dell’antisemitismo nel mondo occidentale, ancor più che nel mondo musulmano, dove esso si è manifestato in maniera meno esplosiva di quel che si potesse temere. In Europa e negli Stati Uniti invece, vi…

    ISRAELE

    Spade di ferro giorno 17. Ostaggi e politica internazionale

    Di Ugo Volli

    Il rilascioIeri notte Hamas ha rilasciato al confine di Rafah fra Gaza ed Egitto due donne molto anziane fra quelle che i suoi terroristi avevano rapito al kibbutz Nahal Otz. Si tratta di Nurit Cooper and Yocheved Lifshitz, una di 85 e una di 80 anni, che sono state consegnate alla Croce Rossa e immediatamente portate con un elicottero militare…

    NEWS

    I volti degli ostaggi sui volantini di tutto il mondo. Poster anche a Roma

    Di Sarah Tagliacozzo

    Migliaia di persone in tutto il mondo stanno partecipando ad una campagna internazionale di informazione che ha dato vita all’hashtag “let the world know”. I partecipanti stanno affiggendo sui muri delle città il maggior numero possibile di foto degli ostaggi rapiti da Hamas. I volantini con le foto degli ostaggi sono stati realizzati con il format utilizzato negli Stati Uniti per…

    ISRAELE

    Reportage dal Kibbutz Be’eri. I sopravvissuti al pogrom del 7 ottobre: ‘’Cosa ne sarà di noi?’’

    Di Fabiana Magrì

    Kibbutz Be’eri - “Era il più bel kibbutz di Israele. Un angolo di paradiso. Eravamo la mecca del riciclo”. Tutto questo non esiste più. Rami Gold, che a 70 anni ogni giorno torna tra le macerie di casa, non ha nemmeno iniziato a pensare “cosa ne sarà di noi”. “La sorella di mia moglie faceva parte di Women for Peace -…

    ISRAELE

    Israele, il Presidente Macron incontra le famiglie degli ostaggi: “7 ottobre uno shock per l’intero pianeta”

    Di Sarah Tagliacozzo

    Il Presidente francese Emmanuel Macron, arrivato oggi in Israele per esprimere “il sostegno e la solidarietà” della Francia, ha incontrato i famigliari israelo-francesi delle persone prese in ostaggio, disperse o uccise nell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. "L’attacco è stato uno shock per l’intero pianeta, soprattutto per la Francia" ha affermato Macron. Ieri Hamas ha liberato altri due ostaggi:…

    ROMA EBRAICA

    “Ricordare non è mai esercizio di retorica” – La riflessione della Vicepresidente Cer Antonella Di Castro dal viaggio degli studenti ad Auschwitz

    Di Redazione

    Ieri durante il Viaggio della Memoria ad Auschwitz, al quale hanno partecipato più di 200 studenti degli istituti superiori di Roma e Provincia, si è tenuta una cerimonia in ricordo delle vittime e degli ebrei romani che in quel luogo furono uccisi. Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accompagnato dai sopravvissuti Sami Modiano e Tatiana Bucci, ha deposto una corona…

    ISRAELE

    Da New York volo EL AL con le foto degli ostaggi sui sedili

    Di Sarah Tagliacozzo

    E' decollato questa notte da New York il volo El Al 787 Dreamliner con attrezzature per soldati e civili israeliani. I sedili dei passeggeri sono stati coperti dalle foto degli ostaggi e dei dispersi dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre.“Continuiamo a contribuire allo sforzo nazionale. - spiega la pagina ufficiale di El Al su Instagram con l’hashtag #bringthemhomenow -…