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    Nel cortile della Legione Allievi Carabinieri, sede della Caserma “De Tommaso”, le sinfonie degli Orchestrali scandiscono il tempo della storia. Risuonano nel piazzale, mentre il Generale di corpo d’armata dell’Arma Teo Luzi e l’Assessore alle Politiche Educative dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Livia Ottolenghi accompagnano la deposizione della corona d’alloro in memoria degli oltre duemila carabinieri deportati dai Nazisti nell’ottobre 1943.

    Presenti all’evento anche il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun e il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, che ha recitato una preghiera tratta dal libro dei Salmi.

    “La memoria corre ai carabinieri che furono disarmati e deportati senza fare ritorno. Ricordare è un dovere, è il faro della società che illumina il tempo e lo spazio e che ci rammenta da dove veniamo” ha sottolineato il Generale Teo Luzi. Per l’Assessore Ottolenghi “è una storia da trasmettere come valore fondante alle future generazioni”. Davanti a due scolaresche, fra cui il liceo ebraico Renzo Levi, sono state ricostruire le vicende di questa buia pagina della storia. 

    Considerato una garanzia per la difesa della popolazione e al contempo un intralcio per il progetto di razzia degli ebrei di Roma , il 7 ottobre 1943 il Corpo dei Carabinieri fu ingannato e neutralizzato dai soldati tedeschi. Su ordine del Capo della Gestapo a Roma, Herbert Kappler, e con l’autorizzazione di disarmo da parte del Maresciallo Rodolfo Graziani, paracadutisti tedeschi e SS circondarono le principali caserme dell’Arma della Capitale: oltre duemila Carabinieri furono deportati in Austria e Germania, molti non fecero più ritorno. “Se viviamo in un paese libero e democratico – aggiunge il Generale Teo Luzi – lo dobbiamo al sacrificio di italiani come loro. Libertà e democrazia sono conquista di ogni giorno”.

    Una storia di coraggio. Racconta l’Assessore UCEI Livia Ottolenghi: “Dopo l’inganno agli ebrei di Roma, cui fu richiesto un riscatto di cinquanta chili d’oro, duemila giovani carabinieri furono disarmati perché ritenuti dalle SS e dal Maresciallo Graziani un intralcio per la deportazione degli ebrei. Avrebbero potuto salvarsi, ma decisero di opporsi”.

    Simbolo di fedeltà e dedizione alla causa sociale, di protezione dell’ordine e della sicurezza, i carabinieri hanno rappresentato questo e molto altro, e perciò sono stati onorati anche quest’anno delle celebrazioni alla loro memoria.

    ROMA EBRAICA

    Il ricordo degli oltre duemila carabinieri deportati dai nazisti

    Di David Di Segni

    Nel cortile della Legione Allievi Carabinieri, sede della Caserma “De Tommaso”, le sinfonie degli Orchestrali scandiscono il tempo della storia. Risuonano nel piazzale, mentre il Generale di corpo d'armata dell’Arma Teo Luzi e l’Assessore alle Politiche Educative dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Livia Ottolenghi accompagnano la deposizione della corona d’alloro in memoria degli oltre duemila carabinieri deportati dai Nazisti nell’ottobre…

    ISRAELE

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    Cultura

    “Il testimone della sposa” (ed. E/O) di Savyon Liebrecht

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    ROMA EBRAICA

    Il nuovo Beth Midrash di Monteverde: un faro di conoscenza e comunità

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    ISRAELE

    Il ministro del Turismo israeliano in Arabia Saudita: è il primo membro dell’esecutivo in visita ufficiale

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    Israele e Arabia Saudita si avvicinano sempre di più. Il ministro del Turismo Haim Katz e il suo entourage sono atterrati ieri a Riyadh per partecipare ad una conferenza organizzata dall'Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (OMT). Katz è così diventato il primo membro dell’esecutivo israeliano a effettuare una visita pubblica in Arabia Saudita.La prossima settimana inoltre, ha rivelato…

    ISRAELE

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    Di Michelle Zarfati

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    New York: restituiti ai legittimi eredi sette quadri di Schiele rubati dai nazisti

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    Sette opere del pittore austriaco Egon Schiele razziate durante la Shoah al cabarettista viennese  Fritz Grünbaum sono state restituite ai discendenti del legittimo proprietario con una cerimonia pubblica. "Quando si guardano queste opere d'arte, ci si immagina Fritz ed Elisabeth nel loro vivace appartamento di Vienna. Felici mentre cantano e ballano, scherzando assieme", ha detto Timothy Reif, un parente di Grünbaum nel…

    ISRAELE

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    A cinquant’anni dalla guerra del Kippur, Lea Voghera Fubini non dimentica e non potrà mai dimenticare le ore, i giorni e i mesi che le hanno portato via per sempre il fratello Marco. Marco Voghera era nato a Padova il 5 maggio 1942, in un periodo certo non facile per il popolo ebraico. Fu “una felicità immensa - scrive la sua…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Nell’ora di Ne‘ilà 5784: il discorso del Rabbino Capo Riccardo Di Segni

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    Pubblichiamo di seguito il discorso del Rabbino Capo di Roma Riccardo Shemuel Di Segni pronunciato nell’ora di Nei’la al Tempio Maggiore:Ho letto una storia raccontata a un giornalista israeliano da un importante palestinese che un tempo era detenuto nelle carceri israeliane. A Pesach, e il palestinese sapeva che era Pesach e quali sono le regole da rispettare, vide il suo…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il suono dello shofar, momento culminante della giornata di Kippur. Intervista a Rav Alberto Funaro

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