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    Ofra Haza è stata inserita dalla rivista musicale Rolling Stone nella lista dei 200 artisti più grandi di tutti i tempi. La cantante israeliana si è classificata al 186esimo posto, mentre Aretha Franklin è stata nominata la più grande.

     

    Haza, scomparsa nel 2000, è stata inserita in questa lista per essere stata in grado di “combinare le convenzioni vocali tradizionali con la tecnica moderna per creare qualcosa che sembrava allo stesso tempo antico e in anticipo sui tempi” spiega la rivista, elogiando anche uno dei suoi più grandi successi, ‘Im Nin’Alu’ del 1984, come “una canzone capace di trasportare lontano l’ascoltatore grazie alla voce di Ofra Haza”, evidenziando “l’originalità e la profonda influenza che il suo contributo artistico ha avuto sulle generazioni successive”.

     

    Infatti, la cantante, che era di origini yemenite, è stata la prima ad aver esportato in tutto il mondo la musica mizrahi, quello stile musicale che combina elementi e sapori tipici della musica araba, turca e greca con i ritmi e le melodie della musica sefardita.

     

    Nata a Tel Aviv nel 1957 nel quartiere di Hatikva, Haza scoprì fin da piccola l’amore per la musica. Tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90 raggiunse l’apice venendo definita dapprima “regina d’Israele” e poi la “Madonna di Israele” incidendo una sua versione della canzone della popstar americana ‘Open Your Heart’ che la fa conoscere anche negli States.

     

    Considerata una delle cantanti più importanti della storia d’Israele, Ofra Haza nella sua breve vita ha lasciato in eredità tantissime canzoni iconiche. Una delle più importanti è ‘Chai ‘(Vita), arrivata seconda all’Eurovision del 1983 a Monaco. Con il testo della canzone, la coreografia e anche gli abiti, Ofra Haza ricordava a chi voleva distruggere il popolo ebraico un chiaro messaggio: siamo qui in Germania a cantare e siamo vivi.

     

    Senza tempo sono anche le splendide versioni di ‘Yerushalaim shel zahav’ (Gerusalemme d’oro), classico della canzone israeliana scritto dalla poetessa Naomi Shemer, e di ‘Eli Eli’, versione cantata della poesia di Hannah Szenes, ‘A Walk to Caesarea’.

     

    Durante la sua carriera, tempestata di grandissimi successi, dischi d’oro e di platino, nel 1995 Ofra Haza venne contattata da DreamWorks per realizzare la colonna sonora de ‘Il principe d’Egitto’, accanto a star come Whitney Houston e Mariah Carey. La canzone ‘Ascoltaci’ (titolo originale ‘Deliver Us’) è stata interpretata da lei in ben 17 lingue diverse, ogni volta con il testo riadattato nella lingua in questione.

     

    La presenza di Ofra Haza in questa classica rappresenta un notevole risultato per la musica israeliana e in particolare per la sua scena pop, capace di guardare al futuro senza però dimenticarsi delle sue radici.

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