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SPECIALE PESACH 5784

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    La valorizzazione di un patrimonio prezioso e antico, ma anche la rivitalizzazione di un appuntamento divenuto storico per la Comunità romana. Dopo otto anni di stop, tornano gli spettacoli della Compagnia del teatro giudaico-romanesco di Giordana Sermoneta.
    “Sono emozionata – racconta a Shalom -. Allora ero circondata dalla garanzia di un incredibile affetto, spero che il pubblico si ricordi di noi”.
    La sua è una passione che parte da lontano, più precisamente dal periodo del liceo, quando ha partecipato a un laboratorio teatrale. Poi la chiamata della Comunità per organizzare uno spettacolo di Purim, dimostratosi un successo.
    “Eravamo un gruppo di amici. Abbiamo continuato scrivendo “Pur’io riderio (si o matto non fosse lo mio)”, ma era sempre inter nos – continua – Al Centro di Cultura ci hanno presentato l’attore Giacomo Piperno, che era alla ricerca delle sue origini. L’ho invitato per le prove e non se n’è più andato per i successivi 30 anni, diventando il nostro regista”.
    Nel 2008 la decisione di prendere sulle proprie spalle la Compagnia, passando proprio alla regia. Il percorso è andato avanti fino alla sua Aliyah, al trasferimento in Israele, dove ha continuato le attività portando il teatro tra gli italiani emigrati. Infine il ritorno nella Capitale e la ripresa nel 2022 del laboratorio. Da allora, nessuna messa in scena.
    “Ci vuole tempo, è un gruppo amatoriale dove non tutti hanno già recitato – sottolinea – Noi facciamo anche scrittura. Prendiamo carta e penna e decidiamo tutto: cosa fare, di cosa parlare. Io coordino, ma è il gruppo che produce tutto. Diventa quasi un’analisi, perché per creare una sceneggiatura ci si deve mettere a nudo. Così si sono create anche amicizie vere”.
    Ora l’opera è conclusa. A fine maggio il ritorno sul palco.
    “Sarà una commedia, in due atti – rivela – Parleremo della dipendenza dai social, un tema molto attuale”.
    E alla domanda del perché recitare un tema così moderno in un dialetto tanto antico, Sermoneta risponde con orgoglio:
    “È importantissimo. Chiaramente il suo uso deve essere direttamente proporzionale all’ambientazione, non posso utilizzare una ‘versione’ troppo stretta, ma è molto importante farlo. Racconta il legame tra gli ebrei romani e Roma, analizzandolo capiamo la storia. Le sue componenti ci raccontano come ci siamo spostati in Italia: la base è il dialetto romano “antico”, con delle componenti di ebraico biblico, ma ci sono pure parole che provengono dal Sud. Gli spagnoli governavano anche lì e quando furono cacciati gli ebrei, lo stesso accadde sul territorio italiano. Così il Papa li accolse, da lì la commistione. Un esempio? ‘Mammeta, pateto’”.
    Una vera e propria stratificazione, dunque, i cui elementi sono tuttora visibili nel parlato delle case ebraiche, soprattutto quelle appartenenti alle famiglie residenti da molte generazioni. Ma c’è molto di più:
    “Per capirlo davvero bisogna studiare a fondo i sonetti di Crescenzo Del Monte – sottolinea – Ti spiegano il ghetto. Prima non c’era alcuna testimonianza scritta, perché gli ebrei non erano acculturati. Non abbiamo neanche una ninna-nanna. Lui ha fatto un lavoro di ricerca a qualche decennio dall’abbattimento dei cancelli, attraverso le testimonianze di coloro che la segregazione l’avevano vissuta”.
    La missione, dunque, non può che essere quella di coinvolgere i giovani:
    “Spero in un gruppo con tanti ragazzi, sarebbe importante per me, anche per aumentare le testimonianze. Tutto quello che abbiamo fatto è stato ripreso, qualcosa è stato pubblicato anche su internet, ma di patrimonio effettivo al riguardo ce n’è davvero poco. E poi è un’attività bellissima: fare teatro ti spinge a scavare dentro, a conoscerti e a conoscere l’altro. Poi c’è il palco, un’esperienza adrenalinica”.

    Cultura

    La Compagnia del teatro giudaico-romanesco di Giordana Sermoneta torna sul palco

    Di Luca Clementi

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    ROMA EBRAICA

    Le valigie della storia: il documentario di Marina Piperno presentato per Yom HaShoah

    Di Ruben Caivano

    In occasione di Yom HaShoah è stato presentato al Centro Ebraico Italiano- Pitigliani il film “Le valigie della storia”, ideato da Marina Piperno e diretto da Luigi Faccini. L’evento si è aperto con i saluti del presidente de Il Pitigliani Daniel Coen e l’intervento di Antonella Di Castro, vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma. “Oggi non è solo Yom Ha-Shoah,…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Yom Hashoah Ve Hagvurà: una giornata in cui ribadire il diritto alla difesa. L’intervento del Rabbino Capo Riccardo Di Segni

    Di Redazione

    “Esistono ormai molte date per ricordare la Shoah, ognuna di queste date ha una sua storia istitutiva, un determinato valore, e spesso risulta più divisiva che unificante. Questa difficoltà la si sente con particolare urgenza in questi mesi dopo il 7 ottobre - ha detto il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, durante il suo discorso in sinagoga per la commemorazione…

    Mondo

    Antisemitismo in aumento in tutto il mondo, lo rivela il rapporto annuale dell’Anti-Defamation League

    Di Luca Spizzichino

    L’Annual Antisemitism Worldwide Report, pubblicato dall’Università di Tel Aviv e dall’Anti-Defamation League (ADL), rivela che il 2023 ha visto un aumento di decine di punti percentuali del numero di atti antisemiti nei Paesi occidentali rispetto al 2022. Secondo la ricerca, si è registrato aumento particolarmente marcato in seguito agli attentati del 7 ottobre, anche se già i primi nove mesi…

    ROMA EBRAICA

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    "Via dei Giubbonari, 30. Questo edificio non è come gli altri. Una casa può conservare i ricordi, custodirli. Una casa può essere testimone, contribuire alla memoria di una comunità, raccontare – anche col suo silenzio – le storie delle persone che l’hanno abitata”. Così ha aperto la commemorazione in onore di Yom HaShoah l’assessore ai rapporti istituzionali della Comunità Ebraica…

    NEWS

    Yom HaShoah, la memoria e l’accensione delle torce. Le storie di Pnina, Allegra e Izi

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    La memoria dei sei milioni di ebrei uccisi nei campi di sterminio ha la sua data simbolo per Israele e per tutto il popolo ebraico nella giornata di Yom HaShoah, che quest’anno cade dalla sera di domenica 5 maggio e nella giornata di lunedì 6. La cerimonia ufficiale di apertura per il Giorno della Memoria avrà luogo alle ore 20…

    Cultura

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    ROMA EBRAICA

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    NEWS

    Questa sera la ricorrenza di Yom HaShoah

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    EUROPA

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