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Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Reè: L’eccezionale benedizione a chi presta al prossimo

    Di Donato Grosser

    La conquista della Terra di Cana’an da parte degli israeliti impiegò sette anni e altrettanti anni furono necessari per assegnare i territori alle tribù e suddividere questi territori alle varie famiglie.             Dopo questi quattordici anni ebbe inizio il conto dei cicli settennali, come scritto nella parashà  di Behàr Sinai: “L’Eterno parlò a Moshè sul monte Sinai dicendo:  «Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di ‘Ekev: I miracoli della Guerra dei Sei Giorni

    Di Donato Grosser

    In questa parashà Moshè continua con raccomandazioni, consigli e ammonimenti al popolo che si appresta a entrare nella Terra Promessa sotto la guida di Yehoshua’: “Guardati bene  dal dimenticare l’Eterno tuo Dio omettendo di osservare i suoi precetti, le sue leggi e i suoi statuti che io ti comando oggi” (Devarìm, 8:11). Moshè avverte il popolo che dopo aver sconfitto i cananei ed essersi…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vaetchanàn: Le due versioni dei Dieci Comandamenti

    Di Donato Grosser

    Nel testo dei Dieci Comandamenti nella parashà di Vaetchanàn vi sono alcune differenze rispetto a quello nella parashàdi Yitrò.             Una delle differenze appare nella mitzvà di onorare i genitori. Nel testo della parashà di Yitrò è scritto: “Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che l’Eterno tuo Dio ti da” (Shemòt, 20:12).              Nel testo della parashà di Vaetchanàn è invece scritto: “Onora tuo padre e tua madre, come di ha comandato…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rav Malakhi HaCoen, tra la Cabbala e lo studio critico del Talmud

    Di Rav Jacov Di Segni

    Siamo a Livorno, che nel secolo XVIII era una delle Comunità più importanti di tutto il mondo ebraico, in particolare di quello sefardita. Qui visse un altro importante Talmudista e Cabbalista, il Rabbino Malachi HaCoen.Di questa figura se ne occuparono in passato i due Rabbini livornesi, Rav Alfredo Shabbetai Toaff e Rav Aldo Lattes, che  ancora Maschilim nel 1902 vinsero un…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La haftarà di Tishà be-Av a Corfù

    Di Donato Grosser

    Nel giorno di Tishà be-Av, il nono giorno del mese di Av, l’anniversario della distruzione di Gerusalemme nel quale si digiuna, dopo la lettura della Torà, viene letta come haftarà un passo tratto dal profeta Yirmeyahu (Geremia, 8:13-9:23) che inizia con le parole “Asòf asifèm” (“Li distruggerò totalmente).            Nel primo versetto il profeta scrisse: “Li distruggerò totalmente, parola dell’Eterno,  non vi sarà più uva nella…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Devarìm: Una parashà al giorno

    Di Donato Grosser

    R. Eliyahu Benamozegh (Livorno, 1823-1900) in un lungo saggio in ebraico intitolato “Introduzione generale a tutti i libri della Torà orale” pubblicato a puntate negli anni 1866-8 nel periodico Ha-Levanon, stampato a Parigi da r. Yechiel Brill, scrisse che il passaggio dalla Torà scritta e quella orale è graduale. Il quinto libro della Torà, Devarìm, comprende già alcune delle caratteristiche della tradizione orale…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rabbì David Pardo, da Venezia a Gerusalemme

    Di Gadi Piperno

    Al centro di una dinastia di rabbanim, che iniziò non più tardi del XVI secolo, ma probabilmente anche prima, e che in Italia si interruppe a fine ottocento, mentre in Terra d’Israele è arrivata fino ad oggi, troviamo il rabbino David Pardo. Nato a Venezia di Shabbàt il primo di Nisàn del 5478 (1718) da Giustina e dal rabbino Yaaqov…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Mattòt-Mass’è: Un classico esempio di giurisprudenza ebraica

    Di Donato Grosser

    Dopo aver conquistato i territori in Transgiordania, i capi delle tribù di Gad e Reuvèn, tribù ricche di bestiame, si rivolsero a Moshè  e ad El’azar chiedendo di ricevere quelle terre in retaggio perché adatte al pascolo. La richiesta creò una forte reazione da parte di Moshè: “I vostri fratelli andranno a combattere e voi rimarrete qui? (Bemidbàr, 32:6). I capi…

    Cultura

    Elie Wiesel, Maestro del pensiero ebraico e della memoria attiva

    Di Roberto Della Rocca

    A cinque anni dalla scomparsa di Elie Wiesel, pubblichiamo di seguito un contributo del Rabbino Roberto Della Rocca, Direttore Area Formazione e Cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il Baal Shem Tov e la memoria attivaQuando nel 1986 Elie Wiesel fece il suo discorso in occasione del conferimento del premio Nobel per la pace citò un racconto chassidico. Il Baal Shem…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il modello “puro” degli studi religiosi e cosa ha veramente detto Rav Izchaq Yosef – Intervista al Rabbino Capo Riccardo Shemuel Di Segni

    Di Ariela Piattelli

    Hanno suscitato polemiche e proteste le recenti dichiarazioni del rabbino capo sefardita di Israele, Rishon leZion, rav Izchaq Yosef, che avrebbe detto che bisogna studiare in yeshivà e non serve affatto fare studi laici e che i titoli di studio come la maturità sono inutili. Abbiamo intervistato il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni per comprendere cosa ha veramente…