Nel suo commento alla parashà (Bemidbàr, 1:2), Rashì scrive che Moshè disse: “Guardate cosa avete causato [con il peccato degli esploratori]; non vi è una via più breve di quella che da Chorèv va a Kadèsh Barne’a di quella che passa attraverso il monte Se’ir. Normalmente la si percorre in undici giorni e voi l’avete percorsa in tre giorni [...]. La Provvidenza…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
“A Giuse’ che te serve?”. Torà, cicli economici e leadership
Ispirato da una vecchia intervista rilasciata dal Rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Shmuel Di Segni, è mia intenzione mettere in evidenza come la Torà contenga, tra l’altro, elementi ed indicazioni di politica economica sempre validi anche se “mascherati” da un linguaggio che non può essere quello delle moderne scienze sociali.È noto a tutti la storia delle sette…
Parashà di Mattòt - Mass’è: L’obbligo di osservare le mitzvòt ebbe inizio al Sinai
La parashà inizia con queste parole: “Moshè parlò ai capi delle tribù dei figli d’Israele dicendo: questa è la parola che l’Eterno ha comandato. Chi farà un voto all’Eterno o pronuncerà un giuramento per sottoporsi a un divieto, non dovrà violare la propria parola, ma dovrà fare tutto quello che ha detto” (Bemidbàr, 30: 2-3). L’inizio di questa parashà si contraddistingue dalle altre dal…
Parashà di Pinechàs: La Kabbalà è parte integrale della nostra tradizione
Nella prima parte della parashà la Torà descrive il censimento dei figli d’Israele, tribù per tribù. Segue l’argomento delle regole ereditarie sollevato dalle figlie di Tzelofchàd che non avevano fratelli. Il terzo argomento è quello della successione della leadership che viene affidata a Yehoshua’. L’ultima parte della parashà è dedicata ai korbanòt (sacrifici) che dovevano essere offerti ogni giorno, di sabato, nei capi mese e durante…
Il digiuno del 17 di Tammuz, inizio del periodo di lutto fino a Tishabe’av
Il 17 di Tammuz, quest’anno domenica 17 luglio, è un giorno di lutto per il popolo ebraico e per questo si digiuna, con inizio alle 4.38 (secondo alcuni 4.04) e termine alle 21.15.Questa data ricorda infatti alcuni eventi tristi per il popolo ebraico.In particolare, il Talmud (Taanìt 28b) enumera cinque episodi infausti che accaddero, nel corso dei secoli, proprio in…
Parashà di Balàk: Bil’am era un ciarlatano
Questa parashà prende il nome da Balàk, re dei moabiti che, spaventato dalla presenza degli israeliti ai suoi confini dopo che avevano conquistato i territori adiacenti dei re Emorei, Og e Sichòn, decise di ingaggiare il mago-profeta Bil’am per mettere su di loro una maledizione e poi cacciarli combattendo. Per prima cosa Balàk si alleò con il vicino popolo di Midiàn al…
La scoperta del telescopio Webb ed il pensiero ebraico sull’universo primordiale. Ne parliamo con il Rabbino Capo Riccardo Di Segni
Le immagini del telescopio Webb mostrano l'alba dell'Universo. Quale è stata la sua reazione quando le ha viste? Sono da sempre appassionato di scienza e ogni nuovo traguardo mi emoziona. In questo caso si aggiunge la suggestione e la bellezza delle immagini. E con questo l’ammirazione per la grandezza della creazione. Cosa dice la Torà rispetto all'origine della terra e dell'Universo? La Torà…
Parashà di Chukkàt: Facciamo i conti
Verso la fine della parashà è raccontato che Moshè inviò degli ambasciatori a Sichòn, re degli emorei, chiedendo il permesso di passaggio attraverso il suo territorio al fine di poter entrare nella terra d’Israele. Il re Sichòn non solo non diede il permesso di passaggio ma anche uscì con tutto il suo esercito nel deserto dove erano accampati gli israeliti per dar guerra. Le…
Parashà di Kòrach: Le ricchezze che fanno male
In questa parashà viene raccontato come avvenne che il levita Kòrach riuscì a convincere gran parte degli israeliti ad aggregarsi al suo partito per soppiantare i cugini Moshè e Aharon alla guida del popolo. È difficile capire come fu possibile che una rivolta potesse avere successo dopo tutti i miracoli operati tramite Moshè e Aharon. Quello che la Scrittura tace ce lo…
La sentenza della Corte Suprema USA sull’aborto: cosa ne pensa l’ebraismo ortodosso. “Non tutto è permesso e non tutto è proibito”. I pensieri religiosi non sono tutti uguali. - Intervista al Rabbino Capo Riccardo Di Segni
Sulla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di abolire la sentenza “Roe v. Wade” sull’aborto, abbiamo chiesto al Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni come l’ebraismo affronta questo tema e una riflessione sul rapporto delle istituzioni con le confessioni religiose. Che indicazioni ci dà l’ebraismo su questa materia? Il primo dato da tener presente è…