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    “Memorie di Lucy Kalika. Odessa Vicolo Avchinnikovsky 7” è il testo inedito della “Mursia” che racconta la storia di Lucy Kalika, la giovane ragazza ucraina conosciuta come “l’Anna Frank di Odessa”, la quale, appena diciottenne, ha saputo affrontare uno dei più terribili periodi della storia dell’umanità.

    La vicenda ha inizio quando Lucy, da poco festeggiato il suo diploma con i compagni per le vie di Odessa, la splendida città nota anche come La Perla del Mar Nero, vede la sua vita stravolta dai bombardamenti dei nazisti, i quali, arrivati in città da poche ore, interrompono la vita degli odessiti e iniziano a devastare l’esistenza della comunità ebraica di Odessa, la comunità più numerosa sin dal tempo degli zar.

    (Vicolo Avchinnikovsky, numero 7 – Il nascondiglio)

    La sua drammatica testimonianza ci racconta di una vita trascorsa nascondendosi sottoterra, nell’angusta cantina segreta sotto la cucina del suo appartamento nel vicolo Avchinnikovski al civico 7. Con lei, la sorella, la madre e poche altre persone, rifugiate per sfuggire allo sterminio perpetrato dai nazisti. Sin da subito l’esercito invasore manifesta la sua crudeltà ed efferatezza con impiccagioni e roghi di massa.  Lucy riesce a nascondersi per 820 giorni, fino alla data della liberazione di Odessa dai nazisti tedeschi e rumeni con l’arrivo dell’Armata Rossa.

    (Lucy appena laureata all’Istituto di Medicina di Odessa – 1950)

    È impossibile immaginare come siano state la vita in quei pochi metri di terra e la sopravvivenza per un così lungo periodo. Ma la prima a chiederselo è proprio lei, Lucy Kalika, la quale, ogni qualvolta si domandava come fosse sopravvissuta e del perché non fosse stata sterminata insieme a centinaia di migliaia di ebrei, faceva scendere lacrime dagli occhi, bagnando le guance senza riuscire a fermarle.

    Tutto questo mi ha spinto a cercare negli archivi colei che era conosciuta come l’Anna Frank di Odessa, per darle un volto, un nome e un’identità, affinché anche in Italia si conoscano tragedie come queste accadute durante la Shoah in Ucraina.

    (Lucy quando lavorava come pediatra a Mukachevo in Transcarpazia – Ucraina)

    Cultura

    Le memorie di Lucy Kalika: la giovane che rimase nascosta 820 giorni in un sotterraneo di Odessa per sfuggire ai nazisti

    Di Edda Fogarollo

    “Memorie di Lucy Kalika. Odessa Vicolo Avchinnikovsky 7” è il testo inedito della “Mursia” che racconta la storia di Lucy Kalika, la giovane ragazza ucraina conosciuta come “l’Anna Frank di Odessa”, la quale, appena diciottenne, ha saputo affrontare uno dei più terribili periodi della storia dell’umanità.La vicenda ha inizio quando Lucy, da poco festeggiato il suo diploma con i compagni…

    Cultura

    Esce la prima clip di “Golda”, l’atteso film biografico del regista israeliano Guy Nattiv

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    Il regista israeliano premio Oscar Guy Nattiv ha anticipato una prima clip del tanto atteso film biografico su Golda Meir interpretato dall'attrice britannica Helen Mirren nei panni dell'unica donna primo ministro israeliano. La clip è stata rilasciata a soli pochi giorni della prima mondiale del film al festival di Berlino. L’anteprima di “Golda” è stata  pubblicata venerdì sul sito di…

    Cultura

    Torna la commedia in giudaico romanesco con lo spettacolo "Ma tu a chi si fijo"

    Di Giorgia Calò

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    NEWS

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    Su iniziativa  dei volontari dell’Associazione Genitori Scuola (AGS) e degli amici, è stato piantato in memoria di Yair Daniel z.l. un giardino di alberi a Baram, un kibbutz nel nord di Israele. Yair è venuto a mancare ad agosto del 2022; era una colonna portante della sicurezza comunitaria, un volto sempre presente, con riservatezza e garbo. Tante qualità che hanno…

    Cultura

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    Di Claudia De Benedetti

    «La curiosità di sapere come funziona da dentro un essere vivente mi divorava. A casa mi raccontavano che annunciavo che da grande avrei voluto diventare una ricercatrice all'Istituto Weizmann. Come, cosa e da dove sapessi dell'Istituto non mi è chiaro».Esordisce così Lia Addadi, Professore ordinario del Dipartimento di Chimica e Biologia Strutturale del Weizmann Institute of Science d’Israele, cui nelle…

    Cultura

    La potenza di uno scatto: a Gerusalemme in mostra le foto che di una comunità lituana prima della Shoah

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    Quanti ricordi sono stati distrutti dalla ferocia nazista? Quanti scatti appartenuti ai momenti felici del passato sono andati persi durante la Shoah? Questo è esattamente ciò che è accaduto alla maggior parte delle foto scattate da Tuvia Yoffe: immagini, storie e racconti di una comunità distrutta dai nazisti. Eppure, grazie all'iniziativa di un residente di Jonava, in Lituania, alcune foto…

    NEWS

    Il Codex Sassoon, la copia più antica della Torah, potrebbe essere battuto all'asta 50 milioni di dollari

    Di Michelle Zarfati

    La più antica copia completa della Torah come la conosciamo oggi sta per essere messa in vendita e potrebbe diventare il libro o il documento più costoso mai venduto prima d’ora. Redatto da un singolo scrivano ebreo su 400 pagine di pergamena circa 1.100 anni fa, si stima che il Codex Sassoon andrà a 30-50 milioni di dollari quando sarà…

    NEWS

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    Di Jacqueline Sermoneta

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    NEWS

    L’Iran pianifica ritorsioni nei confronti della Diaspora in caso di attacco israeliano

    Di Luca Spizzichino

    L’Iran starebbe stilando una lista di figure dell’ebraismo della Diaspora da assassinare come rappresaglia per un eventuale attacco israeliano ai suoi impianti nucleari. Questa è la rivelazione fatta dalla giornalista Catherine Perez-Shakdam al The Jewish Chronicle. Uno vero e proprio scoop se si considera che la giornalista è ebrea. Infatti il tutto è avvenuto all'insaputa del regime iraniano che si è…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Mishpatìm: La mitzvà di fare il medico

    Di Donato Grosser

    Nella parashà è scritto che se nel corso di un diverbio un litigante percuote l’altro causando danni fisici, il primo lo indennizzerà del tempo che ha perduto e “rapò ierapè”, che viene tradotto con le parole ”lo farà curare fino a che sia guarito”. Onkelos traduce le parole “rapò ierapè” liberamente in aramaico con “dovrà pagare per la sua guarigione”.  Letteralmente “rapò ierapè” significa “riguardo a guarire, lo…