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    Ieri è iniziata la festa ebraica di Hanukkah, la
    festa delle luci, che ricorda la rivolta vittoriosa dei Maccabei contro Antioco
    IV Epifane nel II secolo prima dell’era volgare. Anche i soldati israeliani
    impegnati a combattere Hamas nella Striscia di Gaza sono riusciti ad accendere
    la prima candelina della hanukkiah. L’IDF ha diffuso un video che mostra
    paracadutisti che, nel buio del quartiere di Shijaiyah a Gaza, accendono la
    candela cantando in sottofondo a voce bassa, illuminati unicamente dalla fiammella.

    Sempre nella Striscia di Gaza, a Jabalia, il
    Generale Yaron Finkelman, a capo del comando meridionale, ha acceso la prima
    candelina in uniforme insieme ai riservisti della 551sima brigata. Finkelman ha
    ricordato ai soldati presenti che «Questa è una guerra lunga, importante e
    difficile. In questo momento mentre noi siamo a Jabalia, le nostre famiglie
    stanno cantando e accendendo le candeline, contano su di noi e sono fiere di
    voi. Siete i Maccabei dei nostri tempi e proseguiremo fino alla vittoria».

    Quest’anno la festa di Hanukkah è particolarmente
    simbolica in Israele, dove nella Piazza del Muro Occidentale a Gerusalemme sono
    state accese 138 hanukkiot, una per ogni degli ostaggio ancora nelle mani dei
    terroristi a Gaza. Migliaia di persone hanno partecipato all’evento, con la
    presenza del Premier Benjamin Netanyahu e del ministro della sicurezza
    nazionale Itamar Ben-Gvir.

    A Tel Aviv, le famiglie degli ostaggi liberati hanno
    partecipato ad una grande cerimonia per l’accensione della prima candelina chiedendo
    a gran voce la liberazione di coloro che sono ancora prigionieri dei
    terroristi. All’evento era presente anche l’Ambasciatore statunitense in
    Israele, Jack Lew. Amit Shani, 16 anni, liberata da Hamas il 29 novembre, ha
    dichiarato commossa durante la cerimonia di accensione: « Sono molto felice di
    essere qui oggi per la prima sera di Hanukkah, sul territorio israeliano.
    Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per il ritorno degli ostaggi
    e tutti coloro che sono tornati fino ad ora. Mi rende così felice essere
    finalmente qui con la mia famiglia e i miei amici».

    Raya Rotem liberata insieme alla figlia Hila,
    durante la tregua nei combattimenti, ha acceso la candelina in diretta zoom
    insieme al fratello Yair, che ha lottato per ottenere il rilascio della sorella
    e della nipotina. Raya ha ricordato commossa il periodo in cui era stata
    separata dalla figlia durante la prigionia e ha affermato che «Siamo uscite
    dalle tenebre della luce. Indirizzo quindi questa luce verso i nostri amici
    ancora in cattività. Per ricordarci che dobbiamo riportare indietro tutti, per
    avere una luce ancora più forte. Accendo la candelina e spero in un miracolo di
    Hanukkah, nel ritorno di tutti gli ostaggi, sani e salvi, per la sicurezza
    dello Stato di Israele e della nostra casa. Possa una grande luce venire da qui
    ed illuminare tutto».

    ISRAELE

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    ISRAELE

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    ISRAELE

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